M5S, Grillo: "Sogno di togliere il mio nome dal logo"

Politica

A Imola la convention dei Cinquestelle, con il leader che frena sulla candidatura di Di Maio: "Non è certo, abbiamo delle regole e le rispetteremo". Casaleggio: "Il Movimento ha 130mila iscritti, il doppio del Pd. Non ci hanno distrutto, siamo più forti". Di Battista a Sky TG24: "Renzi perde ogni giorno credibilità"

"Ho un sogno: togliere il mio nome dal simbolo e avvererà presto, il Movimento sarà solo vostro". Con queste parole Beppe Grillo si è rivolto alla platea di Imola, dove il M5S si è dato appuntamento per la convention con i sostenitori.
Un breve intervento, una ventina di minuti, carico di richiami e pieno zeppo di battute, ma poco "politico": così Grillo ha concluso la prima giornata di Italia a 5 Stelle di Imola. Una giornata che era iniziata con la sua frenata su Di Maio ("Candidato premier? Non è certo, abbiamo delle regole e le rispetteremo"). La parte politica, in serata, l'ha poi lasciata tutta a Gianroberto Casaleggio. "Lui è il guru, io sono l'elevato", ha scherzato.

Casaleggio: "Abbiamo il doppio degli iscritti del Pd" - E Casaleggio ha caricato così i suoi: "Il Movimento 5 Stelle ha 130mila iscritti, il doppio del Pd, abbiamo 1600 eletti nelle istituzioni, 150mila persone nei meet-up: non siamo forza che è scomparsa, ma stiamo crescendo e l'anno prossimo saremo ancora di più". "Pensavano di averci distrutti mediaticamente e non solo - ha proseguito - e invece siamo ancora qua. Non ci hanno distrutto e siamo più forti di allora”.

Renzi innominabile, “con lui cresce debito pubblico” - "Dicono che abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità. Ma ci hanno indebitato i politici con le loro opere inutili, utili sono le per le maxi tangenti".  "Faccio riferimento soltanto al periodo dell'innominabile, non mi va di nominarlo - ha spiegato il fondatore del Movimento, facendo riferimento a Matteo Renzi -, dall'ultimo governo a febbraio 2014 siamo passati da 2.107 miliardi a 2.199 miliardi di debito pubblico e con questa scusa stanno distruggendo lo stato sociale. Scusa miserabile: se fosse vero lo avremmo diminuito di almeno un miliardo. E ora si taglia sulla sanità, ma se si taglia la prevenzione - ha concluso - aumentano le spese per la sanità".

A Sky TG24 le parole del deputato 5 Stelle Di Battista su Renzi:

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