Caso Marino, Sabella a Sky TG24: accanimento mediatico senza precedenti

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"Io commissario? Non ne so nulla" dice l'assessore alla Legalità del Comune di Roma il giorno dopo le dimissioni del sindaco. Sugli scontrini afferma: "La magistratura avrà modo di verificare". E aggiunge: "Straordinaria la memoria del ristoratore che ricorda persino che vino ha bevuto il primo cittadino"

"I giustificativi sono pasticciati", c'è stata grande "leggerezza" nel compilarli ma c'è una magistratura "preparatissima che ha avrà modo di verificare". Una cosa è certa, "c'è stato un accanimento mediatico senza precedenti". Parla così, ai microfoni di Sky TG24, l’assessore alla Legalità del Comune di Roma Alfonso Sabella. E, non senza un pizzico di ironia, plaude alla memoria del ristoratore che a distanza di anni "ricorda persino che bottiglia di vino ha bevuto il sindaco".

 

Sabella: io commissario? Non ne so nulla - Quanto all'ipotesi che possa essere nominato Commissario di Roma dopo le dimissioni del sindaco Ignazio Marino, risponde: "Non ho sentito nulla in merito, ho letto qualche notizia sul giornale stamattina. Col prefetto Gabrielli ci siamo scambiati un paio di messaggi ieri ma abbiamo parlato di tutt’altro". E aggiunge: "Credo che tecnicamente ci possano essere delle difficoltà. Mi sembra che per fare il commissario si debba essere o un prefetto in servizio o un magistrato in quiescenza. Io, da quando sono in Campidoglio, sono invecchiato di una decina d’anni ma non sono ancora in quiescenza”.

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