Isis, Pinotti sui raid in Iraq: decisione passerà dal Parlamento

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"Stiamo valutando, ma nessuna decisione verrà presa senza il coinvolgimento delle Camere", dice il ministro della Difesa durante una conferenza stampa con il numero uno del Pentagono Carter. Sulla Siria: "Valuteremo, a oggi rimaniamo nell'area irachena"

Il governo italiano non ha ancora deciso se i suoi aerei parteciperanno ai bombardamenti contro obiettivi dell’Isis in Iraq e l’eventuale decisione sarà comunque sottoposta al Parlamento. L’esecutivo, per ora, sta valutando i nuovi assetti iracheni. È questa la posizione espressa dal ministro della Difesa Roberta Pinotti, in una conferenza stampa congiunta con il segretario Usa alla Difesa Ashton Carter.

Pinotti: "Stiamo valutando" - “Non c'è un orientamento, altrimenti sarebbe stato comunicato al Parlamento. Stiamo valutando con attenzione”, ha detto Pinotti. E ancora: “Sia la coalizione sia il governo iracheno ci stanno dicendo che dobbiamo essere più forti e più determinati nella lotta all'Isis. È un obiettivo che condividiamo, ma quali saranno i nuovi e diversi assetti ancora non lo sappiamo” (VIDEO).
Il ministro ha poi escluso che vi sia un qualche collegamento tra il maggior impegno italiano in Iraq e una leadership italiana in una eventuale missione in Libia. "Le due cose non sono connesse, quello che è deciso dal governo è far parte in maniera forte di una coalizione contro l'Isis”.

L'audizione al Senato e le polemiche - Martedì sera Roberta Pinotti, insieme al collega degli Esteri Paolo Gentiloni, ha parlato del coinvolgimento dei nostri Tornado nelle azioni militari contro l’Isis nel corso di un’audizione al Senato. Entrambi i ministri hanno assicurato che “nessuna decisione è stata presa”, ma che c’è “una discussione tra gli alleati”. “È scontato che il governo riferirà al Parlamento”, hanno aggiunto. Ma le polemiche politiche sulla questione continuano. Dopo l’attacco del Movimento 5 Stelle, arriva quello di Forza Italia. “Renzi venga in Parlamento subito, non per cavarsela con una spiccia informativa condita dagli abituali slogan, ma introducendo un serio confronto che abbia a tema la politica estera a 360 gradi”, dice Renato Brunetta. “Le parole di Pinotti non ci tranquillizzano per niente”, dichiara il capogruppo di Sel a Montecitorio Arturo Scotto. Predica cautela anche la minoranza del Pd. “Serve grande prudenza. L'uso della forza è l'estrema ratio”, dice Roberto Speranza. Posizione condivisa anche dal deputato bersaniano Alfredo D'Attorre, per il quale "il passaggio in Parlamento è ineludibile".

La situazione in Siria - Nel corso della conferenza, il ministro della Difesa ha parlato anche della situazione in Siria. “Ci auguriamo che vengano intensificati gli sforzi anti Isis, ma allo stesso tempo che si possa arrivare a una transizione politica diversa e riconosciuta. In quel caso valuteremo" il ruolo dell'Italia, ma "ad oggi rimaniamo solo nell'area irachena", ha detto.
E della Siria ha parlato anche Carter. Il segretario alla Difesa Usa ha smentito le voci di una presunta collaborazione con Mosca nell’ambito delle operazioni militari anti Isis nel Paese. "La Russia sta seguendo una strategia sbagliata e continua a colpire obiettivi non Isis. È un errore", ha detto il numero uno del Pentagono (VIDEO). L'unica forma di collaborazione, ha chiarito, riguarda il "canale aperto" di comunicazione per garantire la sicurezza dei piloti che prendono parte alla campagna  aerea nei cieli della Siria. Già almeno un velivolo militare americano, seconda quanto riferito dal Pentagono, ha dovuto modificare la sua rotta mentre sorvolava la Siria per evitare di avvicinarsi in maniera troppo pericolosa ad un jet russo.

I raid russi - I bombardamenti russi nel Paese, infatti, continuano. Così come le accuse a Mosca, che starebbe colpendo anche obiettivi non Isis. “Secondo le informazioni militari che abbiamo ricevuto, la Russia ha condotto 57 operazioni aeree, di cui 55 contro l'opposizione moderata (a Bashar al Assad, ndr) e solo 2 contro Daesh (l’Isis, ndr)”, dice il premier turco Ahmet Davutoglu. Diversi i numeri del ministro della Difesa russo, Serghiei Shoigu: dall’inizio dell’operazione, dice, sono stati  colpiti "112 obiettivi dell'Isis". E ancora: “Nelle ultime 48 ore sono stati scoperti numerosi e diversi obiettivi dell'Isis. Si tratta di punti di comando, depositi di munizioni e di materiale bellico e di campi di addestramento dei miliziani. Per colpirli, oltre all'aviazione, abbiamo usato le navi della flotta del Caspio”. Sulla questione è intervenuto anche Vladimir Putin: “È ancora presto per tirare le somme dell'operazione, ma quello che è stato fatto merita una valutazione altamente positiva”.
 

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