L'Aula dà il via libera all'emendamento Cociancich: decadono automaticamente tutte le proposte di modifica. Calderoli: falso in atto pubblico. Boschi assicura: "Non ci sarà nessun emendamento del governo" per evitare voti segreti sull'art. 2
Palazzo Madama ha approvato l'articolo 1 del ddl Boschi, sulle funzioni del Senato. I sì sono stati 172, 108 i no e 3 gli astenuti. Il voto è arrivato dopo l'ok, tra le polemiche, al cosiddetto "canguro", una sorta di maxiemendamento presentato dal senatore del Pd Roberto Cociancich, che ha fatto decadere automaticamente tutte le proposte di modifica all'articolo 1.
Da domani, venerdì 2 ottobre, parte l'esame dell'articolo 2, cuore della riforma, che affronta la composizione del Senato, e su cui c'è un emendamento che recepisce gli accordi interni al Pd e con tutta la maggioranza. Oltre ai 6 voti segreti , Grasso ha dichiarato ammissibili anche 50 subemendamenti alla proposta di modifica presentata da Anna Finocchiaro all'articolo due del Ddl Boschi, con il probabile ripetersi delle asprezze viste negli ultimi due giorni a Palazzo Madama. Il governo ha intanto smentito la possibilità di ripetere un nuovo "canguro su quella parte di norma. "Non ci sarà nessun emendamento del governo all'art. 2 del ddl" per evitare le votazioni segrete, ha assicurato il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi.
Calderoli: falso in atto pubblico - Le polemiche della giornata si sono proprio concentrate sull'approvazione del cosiddetto canguro all'articolo 1. E' "un falso in atto pubblico" ha dichiarato durante la discussione in Aula il senatore leghista Roberto Calderoli insinuando il dubbio che la firma dell'emendamento non fosse autentica e che il senatore Cociancich non fosse al corrente della portata del suo emendamento. VIDEO
Lo scontro - Le tensioni in Aula - dopo lo scontro di ieri - sono poi proseguite con le opposizioni coalizzate al Senato nella richiesta di convocare la Giunta per il Regolamento per valutare e decidere sull'ammissibilità degli emendamenti agli articoli 1 e 2 del ddl di revisione costituzionale.
La reazione di Grasso - Interventi, quelli in Aula, che hanno scatenato una ferma reazione del presidente dell'Aula. "Non le consento di dire che basta un'alzata di sopracciglio da parte del presidente del Consiglio per valutare gli emendamenti! Per la loro valutazione è stato fatto un esame attento e scrupoloso sulla base delle norme del regolamento". Queste le parole di Pietro Grasso al senatore di Gal Mario Mauro che, dopo aver chiesto anche lui (oltre al resto delle opposizioni) la convocazione della Giunta per il Regolamento, aveva inserito nell'elenco delle cose che possono determinare il via libera o meno ad una proposta di modifica anche "l'alzata di sopracciglio del presidente del Consiglio". VIDEO