Via libera della Camera ai primi articoli. Renzi: "No allo stralcio delle assunzioni dei precari dal ddl". Assemblea pubblica delle parti sociali al Pantheon, partecipa anche M5S, Sel e minoranza Pd. Fassina: "Niente passi avanti su punti decisivi"
Si dice "pronto a discutere nel merito di tutto, con tutti, dalla scuola alla P.A." ma Matteo Renzi accelera e, nel giorno in cui in Aula alla Camera passano i primi articoli della riforma della scuola, avverte che "dopo aver discusso, si decide" perché "l'Italia non può più perdere tempo". Ma la protesta non si ferma, anzi arriva a pochi passi dalla Camera, in piazza del Pantheon, dove i sindacati della scuola hanno convocato un'assemblea a cui partecipano anche esponenti di M5s e minoranza Pd.
Approvato articolo 1 #labuonascuola finalmente si potrà dare piena attuazione all'autonomia
Renzi: "Perdere ancora tempo? Ragioniamo sul futuro dei nostri figli" - Il premier sulla precettazione getta però acqua sul fuoco e spiega che si tratta di "un tema abbastanza prematuro". "Credo che la stragrande maggioranza degli insegnanti sono persone serie, perbene e non mettono a rischio i propri ragazzi e il lavoro di un anno con il blocco degli scrutini" argomenta il premier. Ma Renzi è anche intenzionato a tirare avanti sulla riforma. "Sono partito da settembre con la campagna di ascolto: vogliamo rinviare ancora - si chiede il premier - sprecare il tempo? Per carità, il Parlamento è sovrano. Ma questa non è la legge elettorale: non dico prendere o lasciare, ragioniamo sul futuro dei figli".
Renzi: "Impossibile stralciare assunzioni dal testo della riforma" - Entrando poi nel dettaglio Renzi spiega che "ci saranno centosessantamila assunzioni tra questo e il prossimo anno: è una cifra enorme". Per gli altri precari, aggiunge "non ci può essere altra procedura che quella concorsuale. Prendo un impegno per il futuro: si entrerà solo per concorso". Scartata invece l'ipotesi di fare subito le assunzioni stralciandole dal disegno di legge sulla scuola. "E' impossibile - spiega Renzi - assumiamo con un modello di scuola diverso: non esiste che dal ddl prendo le assunzioni e non cambio il modello scuola, perché" diventerebbe "un grande ammortizzatore sociale" per i precari.
Le proteste dei sindacati - Ma intanto i sindacati si sono dati appuntamento a Roma, a Piazza del Pantheon, per un'assemblea pubblica dal titolo "Il mondo della scuola incontra i parlamentari". All'iniziativa aderiscono anche M5S, Sel e la minoranza del Pd. Tra questi Stefano Fassina, Pippo Civati, Gianni Cuperlo, che promette "battaglia in Parlamento".
Durante la protesta si è registrato un battibecco tra Stefano Fassina, della minoranza Pd, e alcuni precari. Brevemente contestata la renziana Simona Malpezzi, componente della Commissione Cultura.
Fassina: "Niente passi avanti su punti decisivi"
Dalla Cei un invito al dialogo - Un invito al dialogo è arrivato dalla Cei che, per bocca del segretario generale monsignor Nunzio Galantino, spera che "non ci sia il muro contro muro". Galantino, ha sottolineato che "il problema è che si sta guardando alla scuola da tante prospettive ma poco da quella degli unici protagonisti, i ragazzi". Per il segretario generale della Cei tuttavia "uno sforzo da parte del Governo per far uscire la nostra scuola dal pantano c'è".
Approvato articolo 1 #labuonascuola finalmente si potrà dare piena attuazione all'autonomia
— Stefania Giannini (@SteGiannini) 15 Maggio 2015
Renzi: "Perdere ancora tempo? Ragioniamo sul futuro dei nostri figli" - Il premier sulla precettazione getta però acqua sul fuoco e spiega che si tratta di "un tema abbastanza prematuro". "Credo che la stragrande maggioranza degli insegnanti sono persone serie, perbene e non mettono a rischio i propri ragazzi e il lavoro di un anno con il blocco degli scrutini" argomenta il premier. Ma Renzi è anche intenzionato a tirare avanti sulla riforma. "Sono partito da settembre con la campagna di ascolto: vogliamo rinviare ancora - si chiede il premier - sprecare il tempo? Per carità, il Parlamento è sovrano. Ma questa non è la legge elettorale: non dico prendere o lasciare, ragioniamo sul futuro dei figli".
Renzi: "Impossibile stralciare assunzioni dal testo della riforma" - Entrando poi nel dettaglio Renzi spiega che "ci saranno centosessantamila assunzioni tra questo e il prossimo anno: è una cifra enorme". Per gli altri precari, aggiunge "non ci può essere altra procedura che quella concorsuale. Prendo un impegno per il futuro: si entrerà solo per concorso". Scartata invece l'ipotesi di fare subito le assunzioni stralciandole dal disegno di legge sulla scuola. "E' impossibile - spiega Renzi - assumiamo con un modello di scuola diverso: non esiste che dal ddl prendo le assunzioni e non cambio il modello scuola, perché" diventerebbe "un grande ammortizzatore sociale" per i precari.
Le proteste dei sindacati - Ma intanto i sindacati si sono dati appuntamento a Roma, a Piazza del Pantheon, per un'assemblea pubblica dal titolo "Il mondo della scuola incontra i parlamentari". All'iniziativa aderiscono anche M5S, Sel e la minoranza del Pd. Tra questi Stefano Fassina, Pippo Civati, Gianni Cuperlo, che promette "battaglia in Parlamento".
Durante la protesta si è registrato un battibecco tra Stefano Fassina, della minoranza Pd, e alcuni precari. Brevemente contestata la renziana Simona Malpezzi, componente della Commissione Cultura.
Fassina: "Niente passi avanti su punti decisivi"
Dalla Cei un invito al dialogo - Un invito al dialogo è arrivato dalla Cei che, per bocca del segretario generale monsignor Nunzio Galantino, spera che "non ci sia il muro contro muro". Galantino, ha sottolineato che "il problema è che si sta guardando alla scuola da tante prospettive ma poco da quella degli unici protagonisti, i ragazzi". Per il segretario generale della Cei tuttavia "uno sforzo da parte del Governo per far uscire la nostra scuola dal pantano c'è".