Il giorno dopo l’approvazione del ddl, il Carroccio annuncia di avere preparato i quesiti per "smontare" la riforma. Di Battista (M5S): "Ci sono cose più importanti per la povera gente". Civati: "Mai così vicino a lasciare il Pd"
Opposizioni e dissidenti Pd sul piede di guerra il giorno dopo l’approvazione in via definitiva dell’Italicum. La Lega Nord, fa sapere il vice presidente del Senato, Roberto Calderoli, ha già pronta la proposta per un referendum parzialmente abrogativo della legge elettorale. Il testo, ha spiegato il senatore, prevede l'abrogazione dei 100 capilista bloccati, le pluricandidature e il ballottaggio: "Se una lista supera il 40% ha il premio altrimenti scatta il proporzionale".
Civati vicino a lasciare il Pd - Una proposta, quella del referendum, vista con favore anche da voci di dissenso interne al Pd come quella di Pippo Civati. "Abbiamo già pronti i quesiti per il referendum sull'Italicum. Due, più un terzo su cui stiamo ancora lavorando" fa sapere in un’intervista, in cui non esclude la possibilità di lasciare i democratici: "Non sono mai stato così vicino a lasciare il Pd". "Non intendo più sostenere questo governo. Vediamo cosa succede con gli altri colleghi e nelle prossime ore saprete" ha detto poi Civati ai giornalisti, a margine della manifestazione sulla scuola, ribadendo quanto già affermato ieri ai microfoni di Sky TG24.
M5S: cose importanti per la gente sono altre - Più freddi su referendum, invece, i 5 stelle, che pure avevano detto di voler sostenere la consultazione. "Per noi è intollerabile che si parli più di legge elettorale che delle cose che servono veramente alla povera gente. Ieri l'hanno approvata e con quella voteremo alle prossime elezioni” dice a Sky TG24 il deputato 5 stelle Alessandro Di Battista. "Il referendum – continua - io lo farei per battaglie più importanti, per la povera gente, non per la legge elettorale".
Renzi: "Italicum permette di sapere chi vince" - Il premier Renzi, in ogni caso difende la riforma. “E' importante perché permette di sapere chi vince le elezioni e dà a chi vince la responsabilità di governare”. Dal presidente del Consiglio anche una battuta sulle divisioni interne al Pd. Mentre il segretario Pd parlava dal palco di Bolzano è infatti arrivato un grido 'abbasso Civati' e Renzi ha replicato dicendo: "Ma come 'abbasso Civati'? Viva Civati! Noi siamo per tenere tutti dentro".
Civati vicino a lasciare il Pd - Una proposta, quella del referendum, vista con favore anche da voci di dissenso interne al Pd come quella di Pippo Civati. "Abbiamo già pronti i quesiti per il referendum sull'Italicum. Due, più un terzo su cui stiamo ancora lavorando" fa sapere in un’intervista, in cui non esclude la possibilità di lasciare i democratici: "Non sono mai stato così vicino a lasciare il Pd". "Non intendo più sostenere questo governo. Vediamo cosa succede con gli altri colleghi e nelle prossime ore saprete" ha detto poi Civati ai giornalisti, a margine della manifestazione sulla scuola, ribadendo quanto già affermato ieri ai microfoni di Sky TG24.
M5S: cose importanti per la gente sono altre - Più freddi su referendum, invece, i 5 stelle, che pure avevano detto di voler sostenere la consultazione. "Per noi è intollerabile che si parli più di legge elettorale che delle cose che servono veramente alla povera gente. Ieri l'hanno approvata e con quella voteremo alle prossime elezioni” dice a Sky TG24 il deputato 5 stelle Alessandro Di Battista. "Il referendum – continua - io lo farei per battaglie più importanti, per la povera gente, non per la legge elettorale".
Renzi: "Italicum permette di sapere chi vince" - Il premier Renzi, in ogni caso difende la riforma. “E' importante perché permette di sapere chi vince le elezioni e dà a chi vince la responsabilità di governare”. Dal presidente del Consiglio anche una battuta sulle divisioni interne al Pd. Mentre il segretario Pd parlava dal palco di Bolzano è infatti arrivato un grido 'abbasso Civati' e Renzi ha replicato dicendo: "Ma come 'abbasso Civati'? Viva Civati! Noi siamo per tenere tutti dentro".