Riforme, oggi il testo alla Camera. M5S uscirà dall'Aula

Politica

I grillini invitano tutte le opposizioni a non partecipare al voto finale. I fuoriusciti intanto propongono di entrare in maggioranza e chiedono un ministero. Forza Italia insiste per il no, ma alcuni deputati sarebbero pronti a sostenere il governo

Oggi martedì 10 marzo il testo delle riforme costituzionali arriva alla Camera e il Movimento 5 Stelle ha già annunciato la sua intenzione di lasciare l'Aula, invitando le altre opposizioni a fare lo stesso passo. Forza Italia intanto insiste sulla linea del no, anche se non mancano, tra le file degli azzurri, le voci critiche verso la decisione di Silvio Berlusconi. Ma il governo Renzi deve anche sciogliere il nodo dell'opposizione interna, con il senatore Miguel Gotor che chiede di rivedere le riforme, alla luce della fine del Patto del Nazareno, e il deputato Pippo Civati che anticipa il suo voto contrario al testo presentato alla Camera.

Il M5S lascerà l'Aula
- Sul suo profilo Facebook l'esponente dei grillini Danilo Toninelli annuncia l'intenzione del gruppo di non partecipare al voto: "Domani si vota, alla Camera, la 'Schiforma' costituzionale. In questi mesi abbiamo provato in tutti i modi a limitare i danni, ma da parte del Pd è stato sempre e solo no. No per il divieto di condannati in Parlamento, no per l'abolizione dei vitalizi ai condannati, no per i referendum senza quorum. No, no e ancora no. Per questo siamo usciti dall'aula, insieme a tutte le altre opposizioni. E  rimarremo fuori anche domani, quando ci sarà il voto conclusivo".

Boschi: "Il M5S perde un'occasione" - Secondo il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi "il Movimento 5 stelle ha perso un'occasione. Vediamo domani se rientrano in Aula. Noi, comunque, andiamo avanti lo stesso".  Da parte sua invece il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini ha affermato che "il provvedimento che portiamo in aula è il risultato di un lavoro molto articolato fatto in questi mesi, io mi aspetto il sostegno con impegno da parte di tutti per le riforme che  il Paese attende da anni".



Gli ex - M5S propongono di entrare nel governo - Intanto uno dei fuoriusciti del M5S, Lorenzo Battista, pubblica su Facebook una lettera aperta in cui propone la creazione di un nuovo gruppo con tutti i transfughi grillini. Gruppo, scrive, che "ambisce a entrare in maggioranza con un'eventuale richiesta di avere un dicastero la cui direzione potrebbe anche essere ricoperta da un tecnico".

Forza Italia voterà no alle riforme -
In serata l'assemblea dei deputati di Forza italia ha confermato l'intenzione di votare no alle riforme.  Durante la riunione alcuni esponenti di FI, tra cui Daniela Santanché, hanno espresso perplessità sulla decisione di votare contro le riforme. Molti degli azzurri che sono contrari a votare contro al pacchetto che verrà votato domani non si sono presentati e sono orientati a non presentarsi in Aula. "Le assenza potranno essere quasi una trentina", prevede uno degli azzurri che non è d'accordo con la linea ribadita oggi dal capogruppo alla Camera di FI, Renato Brunetta. Berlusconi è rimasto a Milano, in attesa del pronunciamento della Cassazione sul caso Ruby.



Voci critiche dentro Forza Italia - Il deputato azzurro Gianfranco Rotondi ha già anticipato il suo voto a favore delle riforme, mentre per la senatrice di Fi Manuela Repetti allinearsi sulle stesse posizioni della minoranza Pd rischia di rappresentare "lo  snaturamento di un movimento liberale, riformista ed europeo che Forza Italia ha dichiarato di essere in questi anni." A sostegno delle voci critiche dentro Forza Italia arriva anche la nota di Fabrizio Cicchitto, esponente di Ncd, che si chiede come faccia Forza Italia alla Camera a rinnegare totalmente quello che ha fatto al Senato "votando contro un disegno di legge di riforma costituzionale che al Senato non ha votato ma ha contribuito a definire?".

Lega: "Vediamo se ora Forza Italia farà opposizione vera
" - Ed è sul peso di Forza Italia che tiene gli occhi la Lega. "Domani vediamo se  sono chiacchiere o è un cambio di strategia che potrebbe cambiare le prospettive politiche" ha infatti affermato Roberto Maroni a chi gli ha chiesto se il Carroccio "si fidi" della scelta di Silvio Berlusconi di non votare le riforme istituzionali domani. "Se sarà così - ha osservato il presidente della Lombardia a margine della presentazione di 'Panorama d'Italia' - FI finalmente tornerà a fare opposizione vera".

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