Primo giorno di incontri per arrivare all'individuazione del successore di Giorgio Napolitano. Urla e insulti contro i fuoriusciti dal Movimento che hanno si sono recati nella sede del Pd. LA CRONACA DELLA GIORNATA
Mentre in Senato è stato approvato il testo dell'Italicum, che torna ora alla Camera, nella sede del Pd di largo del Nazareno è stato il giorno delle 'consultazioni' con gli altri partiti per la scelta del nuovo presidente della Repubblica. Ma, a un giorno e mezzo dall'inizio delle votazioni sul Quirinale (giovedì alle 15) e a tre giorni dal momento clou (sabato mattina, quarto voto, soglia abbassata a 505 consensi), Matteo Renzi ancora non scopre le sue carte. E per qualcuno, forse, si tiene aperte più strade e non ha davvero ancora definitivamente scelto. Domani, mercoledì 2 gennaio, è previsto l'incontro con Silvio Berlusconi, slittato oggi.
Consultazioni al Nazareno - Nella sede del Pd dalle 9.30 fanno ingresso le rappresentanze di tutti i partiti: c'è persino il moderato di area dem Giacomo Portas, che conta un solo grande elettore, lui stesso. E anche se mancano i 5 Stelle, che hanno rifiutato con sdegno l'invito, a sorpresa debuttano al Nazareno gli ex grillini, gli ultimi ad essere ricevuti, alle 21, dopo che altri dieci parlamentari in mattinata avevano annunciato l'uscita dal gruppo. Alcuni di loro, tra cui Rizzetto, sono stati contestati mentre cercavano di raggiungere la sede del Pd.
I partiti chiedono un politico - La delegazione Pd, guidata da Renzi e composta da Guerini, Serracchiani, Speranza, Zanda e Orfini, annota la richiesta quasi unanime, tra i partiti della maggioranza, di un nome politico. "Serve una figura di alto profilo", dice il ministro Stefania Giannini a nome dei centristi di Sc-PI-Cd. "Un politico non divisivo", afferma Pino Pisicchio, a nome del Misto. E Angelino Alfano dichiara che "non è il momento per un tecnico". Il ministro dell'Interno aggiunge che Area popolare, come il Pd, voterà scheda bianca nei primi tre scrutini per il Quirinale, puntando "all'ace - dice con metafora tennistica - al quarto e cercando di evitare il doppio fallo nel quinto".
Mercoledì incontro Renzi-Berlusconi - Il segretario-premier ha ascoltato attentamente tutti i partiti. Ma il fatto che Silvio Berlusconi non sia andato ad incontrarlo, mandando solo i suoi capigruppo, la dice lunga sullo stato dell'arte. Renzi ha fatto sapere anche al Cavaliere (mentre si rinsalda il Patto del Nazareno, con il sì del Senato alla legge elettorale) che farà un nome secco solo all'ultimo momento utile, sabato mattina. Renzi e Berlusconi dovrebbero comunque vedersi nella giornata di mercoledì, all'ora di pranzo.
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— Sky TG24 (@SkyTG24) 27 Gennaio 2015
LA CRONACA DELLA GIORNATA