Il Senato dà il via libera all’emendamento Esposito, il cosiddetto "super canguro". Calderoli: "Spazzate via 35mila proposte di modifica". Bocciate le richieste del senatore Gotor. Renzi: "Grandissimo risultato". Ma la minoranza democratica insorge
L'Aula del Senato ha dato il via libera all'emendamento Esposito (del Pd), il cosiddetto "super canguro" che di fatto taglia tutte le altre proposte di modifica contrarie, con 175 sì, 110 no e 2 astenuti. Hanno votato contro i dissidenti di Pd (una ventina) e di Forza Italia, contrari al "Patto del Nazareno", M5s e Sel. Con il via libera all'emendamento cadono di fatto "35 mila proposte di modifica" delle 47mila presentate alla legge elettorale, ha affermato Roberto Calderoli in Aula. E nell'emiciclo esplode la protesta dei 5 stelle. Dopo l'approvazione del 'lodo Esposito' l'Aula è stata sospesa fino alle 19,30, quando è ripresa la seduta. Una notizia accolta favorevolamente dal premier Renzi, secondo cui "l'Italia va avanti, chi prova a interrompere tutte le volte il percorso delle riforme possiamo dire che, per il momento, non ce la fa". "Un grandissimo risultato - aggiunge - ora la legge elettorale è molto più vicina" (video).
"Prendo atto - ha poi spiegato - che una parte della minoranza del partito ha scelto di andare in autonomia". E' una scelta che "rispetto ma non condivido, come credo che non la condividano i militanti delle feste dell'Unita"', ma "come si è visto è ininfluente" per l'esito finale.
Cosa prevede l'emendamento - L'emendamento del democratico Stefano Esposito, appoggiato dal governo, prevede che le liste di candidati alla Camera dei deputati siano presentate in 100 collegi, ogni lista potendo contare su un rappresentante deciso dai partiti e due voti di preferenza con alternanza di genere. La soglia di sbarramento per prendere deputati è fissata al 3% dei voti. E' previsto un premio di maggioranza alla lista che al primo turno prenda almeno il 40% dei voti o vinca al ballottaggio. Il vincitore avrà 340 seggi su 630.
Facendo decadere migliaia di proposte di modifica dell'opposizione, l'emendamento spiana così la strada all'approvazione finale del ddl fra questa settimana e l'inizio della prossima. Il disegno di legge passerà poi alla Camera per l'ultima lettura.
Bocciati i due emendamenti Godor - In precendenza, Palazzo Madama ha bocciato i due emendamenti Gotor alla legge elettorale, che puntavano a modificare la proporzione tra nominati ed eletti con il sistema delle preferenze, a favore di questi ultimi e che prevedevano correzioni al capitolo dei capilista, sempre a favore del sistema delle preferenze.
Intanto prosegue la discussione dell'Italicum, in un clima teso e con un Pd spaccato.
Già oggi dovrebbe arrivare il via libera finale è atteso per la prossima settimana.
Bersani: "Non hanno voluto mediare". Berlusconi: "Non hanno più maggioranza - Ma nel Pd non si placa la polemica. "Renzi lo sa benissimo: c'era una possibile mediazione sull'Italicum e loro non hanno voluto mediare. Ora spetta a lui dire se si può partire dall'unità del Pd", dice l'ex segretario Pierluigi Bersani, prima di partecipare a una riunione della minoranza dem insieme ad altri 140 tra deputati e senatori.
E arriva anche la reazione di Silvio Berlusconi: "Il Pd al Senato non ha più la maggioranza. Fi è tornata ad essere centrale".
"Prendo atto - ha poi spiegato - che una parte della minoranza del partito ha scelto di andare in autonomia". E' una scelta che "rispetto ma non condivido, come credo che non la condividano i militanti delle feste dell'Unita"', ma "come si è visto è ininfluente" per l'esito finale.
Cosa prevede l'emendamento - L'emendamento del democratico Stefano Esposito, appoggiato dal governo, prevede che le liste di candidati alla Camera dei deputati siano presentate in 100 collegi, ogni lista potendo contare su un rappresentante deciso dai partiti e due voti di preferenza con alternanza di genere. La soglia di sbarramento per prendere deputati è fissata al 3% dei voti. E' previsto un premio di maggioranza alla lista che al primo turno prenda almeno il 40% dei voti o vinca al ballottaggio. Il vincitore avrà 340 seggi su 630.
Facendo decadere migliaia di proposte di modifica dell'opposizione, l'emendamento spiana così la strada all'approvazione finale del ddl fra questa settimana e l'inizio della prossima. Il disegno di legge passerà poi alla Camera per l'ultima lettura.
Bocciati i due emendamenti Godor - In precendenza, Palazzo Madama ha bocciato i due emendamenti Gotor alla legge elettorale, che puntavano a modificare la proporzione tra nominati ed eletti con il sistema delle preferenze, a favore di questi ultimi e che prevedevano correzioni al capitolo dei capilista, sempre a favore del sistema delle preferenze.
Intanto prosegue la discussione dell'Italicum, in un clima teso e con un Pd spaccato.
Già oggi dovrebbe arrivare il via libera finale è atteso per la prossima settimana.
Bersani: "Non hanno voluto mediare". Berlusconi: "Non hanno più maggioranza - Ma nel Pd non si placa la polemica. "Renzi lo sa benissimo: c'era una possibile mediazione sull'Italicum e loro non hanno voluto mediare. Ora spetta a lui dire se si può partire dall'unità del Pd", dice l'ex segretario Pierluigi Bersani, prima di partecipare a una riunione della minoranza dem insieme ad altri 140 tra deputati e senatori.
E arriva anche la reazione di Silvio Berlusconi: "Il Pd al Senato non ha più la maggioranza. Fi è tornata ad essere centrale".