Secondo il deputato 5 Stelle Paolo Romano, martedì 30 dicembre, l'aereo che riportava il premier da Tirana "dirottato su Firenze" ha imbarcato "moglie e figli" del premier per ripartire "alla volta di Aosta". La replica: "Protocolli di sicurezza"
Tofalo chiede le dimissioni del premier - Secondo la ricostruzione di Romano, l'aereo che riportava il premier dal suo viaggio a Tirana, martedì 30 dicembre, "dirottato su Firenze, imbarca moglie e figli del Presidente del Consiglio e riparte alla volta di Aosta". Sul blog del giovane deputato M5S si rimanda inoltre a 7 file con i piani di voto che interesserebbero il premier.
L’accusa viene subito rilanciata su Facebook da Carlo Sibilia, membro del direttorio M5S, e l'attacco diventa virale sul web. In tanti rilanciano quelle accuse a Renzi e il deputato Angelo Tofalo ne chiede le dimissioni.
Renzi: "Protocolli di sicurezza" - La replica del premier non si fa però attendere. "Gli spostamenti aerei, dormire in caserma, avere la scorta, abitare a Chigi - scrive su Twitter - non sono scelte ma frutto di protocolli di sicurezza".
Gli spostamenti aerei, dormire in caserma, avere la scorta, abitare a Chigi non sono scelte ma frutto di protocolli di sicurezza #regole
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 3 Gennaio 2015
"Il presidente del Consiglio - aggiungono fonti vicine al premier - non ha raggiunto Aosta con il volo di Stato con cui si è recato a Tirana, ma con un Falcon 900, nel pieno rispetto della normativa e dei protocolli di sicurezza che regolano questo tipo di spostamenti. Ciò riguarda anche la famiglia del premier quando si muove con lui, sottoposta agli stessi obblighi di sicurezza e a norma di legge". "Il fatto che il premier sia sottoposto a una serie di misure di sicurezza che lo riguardano - concludono - non è una scelta, ma il rispetto delle norme che regolano il suo ruolo e il suo incarico".