Il governo definisce i decreti attuativi e cerca la mediazione sui licenziamenti disciplinari. Renzi: "Più facile assumere, non licenziare". Sul tavolo anche Ilva, fisco e milleproroghe. Sacconi via Twitter: “O via articolo 18 o via esecutivo”
Il capogruppo al Senato di Area popolare, Maurizio Sacconi ha scritto via Twitter alla vigilia del Cdm:
domani d-day della politica italiana. O via art 18 o via governo per crollo credibilità.
— Maurizio Sacconi (@MaurizioSacconi) 23 Dicembre 2014
Sul tavolo anche fisco, Ilva e mille proroghe - Sul tavolo del Cdm anche l'Ilva, che entrerà in amministrazione straordinaria secondo la legge Prodi-Marzano. In pratica tornerà pubblica per essere risanata e poi venduta ai privati. Il Consiglio dei ministri dovrà approvare anche le norme che attuano un pezzo importante della riforma del fisco per le imprese, alcune nomine e il decreto milleproroghe. In particolare approda al Consiglio dei ministri il decreto delegato che attua la riforma fiscale su sanzioni e 'abuso di diritto'. Le nuove norme modificano l'approccio del fisco sulle imprese, passando da un approccio punitivo a preventivo. Viene così elevata da 50 mila a 150 mila euro la soglia di evasione nella dichiarazione infedele per far scattare il reato penale e insieme arriva la cosiddetta "cooperative compliance": per dare certezze alle imprese si prevede l'affiancamento su base volontaria da parte degli esperti dell'Agenzia delle Entrate.