Colle, Berlusconi: non importa se il candidato è di sinistra

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Il leader di Forza Italia apre a Renzi sulla corsa al Quirinale: “Noi guardiamo alla persona. Non ha importanza se è di quella parte o di quell'altra”, dice in un'intervista a Repubblica: “Si deve trattare di una persona seria, accettata da tutti”

La scelta per il nuovo capo dello Stato? "Noi guardiamo alla persona. Non ha importanza se è di quella parte o di quell'altra. Non va giudicata dal fatto se ha radici in un'area o in un'altra. Si deve trattare di una persona seria, accettata da tutti. Deve essere un garante per tutti quanti. Che svolga il suo ruolo di garanzia nei confronti di ognuno e non di una sola parte". Parola di Silvio Berlusconi che intervistato da Repubblica apre così al premier Matteo Renzi e non esclude un candidato dal Pd (LA RASSEGNA STAMPA).

Il Colle non rientra nel Patto del Nazareno - Si sofferma sul ruolo che Fi dovrebbe assumere: "dobbiamo concorrere all'elezione del nuovo presidente della Repubblica". "E' una logica conseguenza del fatto che noi stiamo partecipando all'approvazione delle riforme. Noi non ci sottrarremo né sulle modifiche alla Costituzione né sulla nuova legge elettorale. Quindi pensiamo di poter contribuire anche sul capo dello Stato". Il cavaliere nega che la scelta per il Colle sia nel patto del Nazareno: "no, non ne fa parte. Dico solo che votando insieme la nuova Costituzione, si puo' votare insieme anche per il Quirinale".

Spero a febbraio di poter tornare in pista -
E alla domanda se ne abbia già parlato con Renzi il leader Fi risponde: "No. Ma vedo che il presidente del consiglio continua a dire che il successore di Napolitano va scelto con il concorso di tutti. Con il concorso nostro, della Lega, del Movimento 5 Stelle. E' giusto così, siamo d'accordo". "Noi - continua Berlusconi - in Parlamento abbiamo circa 150 'grandi elettori'. Vogliamo concorrere". "Vedremo cosa accadrà. Vedremo se e cosa il leader dei democratici ci dirà". Infine, riflette sul suo futuro: "tra un po' spero di tornare in pista". "I magistrati - spiega Berlusconi - devono decidere se applicare lo sconto dei 45 giorni ogni sei mesi di pena". Dubbi? "Io no. La mia buona condotta non è in discussione". "Spero a febbraio di poter tornare in pista".

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