Pd-Forza Italia, scontro sui tempi delle riforme

Politica

In una riunione con i senatori democratici Renzi chiede il via libera sulla nuova legge elettorale prima della probabile elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Stesso iter anche per la riforma di Palazzo Madama. Lo stop di FI

L'obiettivo di Matteo Renzi in tema di riforma elettorale è quello di riuscire a chiudere la partita dell'Italicum al Senato entro la fine di gennaio e prima dell'elezione del nuovo presidente della Repubblica. A dirlo è stato lo stesso presidente del Consiglio nel corso di una riunione con i senatori del suo partito. Ma da Forza Italia arriva lo stop: prima il voto per il nuovo presidente della Repubblica, poi si potranno affrontare riforme e legge elettorale. "Riforme e Presidenza della Repubblica sono su due piani da tenere ben distinti. Nessuno scambio e nessun ricatto può essere accettato", scrive intanto su Twitter il capogruppo Pd alla Camera, Roberto Speranza.

L'iter dell'Italicum - La nuova legge elettorale, votata in prima lettura dalla Camera nel marzo scorso grazie anche ai voti di Forza Italia, dovrebbe quindi arrivare in aula al Senato giusto prima di Natale, per essere discussa dopo le festività e, nelle intenzioni del governo, essere approvata appunto entro gennaio. Renzi sarebbe inoltre contrario a una norma ponte nel caso si andasse a votare prima dell'approvazione dell'Italicum, mentre avrebbe ribadito i cardini della nuova legge, come riportato dal senatore Russo su Twitter. "Abbassamento delle soglie di sbarramento, parità di genere, no all'apparentamento" delle liste. E ancora: "Ballottaggio, no a veto di piccoli partiti, premio di maggioranza, no liste bloccate, regole condivise".


Stessa strada per riforma del Senato - Stesso schema per la riforma della Costituzione, che contiene l'abolizione del bicameralismo perfetto con il declassamento del Senato a Camera delle autonomie territoriali; per Renzi "dovrà essere approvata da Montecitorio entro la fine di gennaio", come ha riferito una fonte del partito.

L'incognita del voto per il Quirinale - L'elezione del nuovo presidente della Repubblica, che tutti gli osservatori e i politici danno per imminente, potrebbe tuttavia complicare il percorso delle riforme, dato che Forza Italia, al netto delle sue divisioni interne, si attende di essere coinvolta nella partita del Quirinale, prima di offrire nuovamente la sua sponda in Parlamento a Renzi per le riforme.sponda in Parlamento a Renzi per le riforme.

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