Legge di stabilità, ok della Camera. Testo passa al Senato

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Con 324 sì, 108 no e 3 astenuti Montecitorio dà il via libera alla manovra, su cui il governo ha incassato tre fiducie. Il Consiglio dei ministri approva la prima nota di variazione al bilancio di previsione dello Stato per il triennio 2015/17

L'Aula della Camera ha approvato la legge di stabilità con 324 sì, 108 no e 3 astenuti. Il testo (QUI TUTTE LE MISURE), su cui ieri, 29 novembre, il governo ha incassato tre fiducie, passa al Senato. Poco prima che arrivasse l’ok il premier Matteo Renzi, ospita a in Mezz’ora su Rai Tre ha ringraziato “i parlamentari oggi al lavoro per votare la stabilità".

Nodi da sciogliere al Senato - Dalla prossima settimana il testo approderà dunque al Senato dove sono ancora molti i nodi da sciogliere. Innanzitutto la partita fiscale, dagli aggiustamenti sull'Irap a quelli sui minimi e le partite Iva. Il governo dovrà inoltre prendere una decisione sulla tassazione dei rendimenti dei fondi pensione e della rivalutazione del Tfr. La questione, alquanto spinosa e tuttora irrisolta, è stata rimandata al Senato proprio per avere più tempo di analisi e di confronto tra chi all'interno dell'esecutivo vorrebbe mantenere l'aumento previsto dal ddl così com'è, cioè al 26%, e chi invece, considerando i fondi pensione non come una rendita ma come un trattamento previdenziale, punterebbe ad attutire l'incremento.
Sul tavolo c'è poi il nodo casa. Ncd continua a farne uno dei suoi cavalli di battaglia, chiedendo una risistemazione dell'attuale sistema di tassazione. Il governo è fortemente intenzionato a raggiungere una semplificazione distinguendo nettamente, con la local tax, i due livelli di tassazione: comunale e centrale.
Al Senato si dovrà inoltre affrontare anche la partita Regioni, cercando di alleggerire l'impatto della spending review da 4 miliardi imposta dal governo e dovrà essere trovata una soluzione per i dipendenti delle province.

Cdm approva prima Nota di variazione bilancio - Subito dopo l’ok di Montecitorio, il Consiglio dei Ministri ha approvato la prima "Nota di variazione" al bilancio di previsione dello Stato per il triennio 2015-2017. La Nota recepisce gli effetti degli emendamenti al disegno di legge di stabilità 2015 e al disegno di legge di bilancio approvati in prima lettura dalla Camera dei Deputati. Le modifiche apportate determinano il miglioramento degli effetti complessivi della manovra di finanza pubblica per circa 4 miliardi di euro nel 2015 in termini di saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato e per circa 4,5 miliardi di euro in termini di indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche. Tali modifiche, specifica l'esecutivo in una nota, sono state introdotte in coerenza con la revisione degli obiettivi definita dal Governo a seguito della fase di consultazione e dialogo con la Commissione Europea. Il disegno di legge di stabilità 2015, comprensivo degli emendamenti approvati dalla Camera, si legge ancora nella nota, comporta effetti espansivi sul bilancio dello Stato di circa 6,7 miliardi di euro nel 2015 e di circa 2,9 miliardi di euro nel 2016. Nel 2017, gli effetti della manovra risultano in linea con quella inizialmente presentata alla Camera dei Deputati e determinano un miglioramento del saldo del bilancio dello Stato di 1,8 miliardi.

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