Dopo le vittorie in Emilia-Romagna e Calabria il premier minimizza il calo degli elettori: “4 regioni su 4 strappate alla destra in 9 mesi”. Malumori nel Pd. Scontro in FI tra Fitto e Toti. Salvini: “Sta nascendo un'alternativa al renzismo”. SPECIALE
Male affluenza, bene risultati: 2-0 netto. 4 regioni su 4 strappate alla dx in 9 mesi. Lega asfalta forza Italia e Grillo. Pd sopra il 40%.
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 24 Novembre 2014
I dubbi dentro il Pd - Soprattutto per quanto riguarda l'Emilia Romagna, il dato fa impressione, perché il calo è di trenta punti percentuali rispetto alle elezioni precedenti. Il premier dalle prime ore del mattino twitta che comunque il centrosinistra, da quando c'è lui, vince ovunque e che sono già cinque le regioni conquistate o riconquistate. Sono gli altri a doversi preoccupare. Ma sempre dall'Emilia gli risponde Romano Prodi con un ricordo di gioventù. "Ai tempi del liceo il mio professore di filosofia", rievoca il Professore, "quando qualcuno di noi si esibiva in una interrogazione insufficiente, accampando a volte scuse, usava rispondergli amabilmente con queste parole: 'Mio caro, come ti fai il letto così dormi'". In diversi, dall'interno dello stesso Pd, chiedono più o meno sommessamente una riflessione. Secondo me secondario non lo è affatto http://t.co/8LGyLsoM5T
— Giuseppe Civati (@civati) 24 Novembre 2014
Scontro dentro Forza Italia - Da parte sua, all'interno di FI usa il machete Raffaele Fitto, che non perde tempo nel pubblicare sul suo blog una dura requisitoria. "Mi auguro che nessuno si azzardi a minimizzare o a cercare alibi per il nostro drammatico risultato in Calabria e in Emilia-Romagna, regione in cui siamo stati addirittura doppiati dalla Lega", tuona, chiedendo esplicitamente un azzeramento delle nomine all'interno del partito. E ricevendo la secca replica di Toti, prima della diffusione della notizia delal riunione del comitato di presidenza del partito fissato nel pomeriggio di domani martedì 25. Basta nomine, basta gruppi autoreferenziali, basta politica ambigua @Forza_italia http://t.co/yDBpRSqmlk
— Raffaele Fitto (@RaffaeleFitto) 24 Novembre 2014
Il boom della Lega - In effetti qualcuno può sorridere, anche al netto del calo dei votanti. La Lega doppia Forza Italia e aumenta il numero dei voti ottenuti a Bologna e dintorni. Matteo Salvini si dice pronto anche a elezioni anticipate, in qualsiasi momento, e preannuncia che il candidato del centrodestra lo decideranno gli elettori (quindi non Silvio Berlusconi). Parole che spingono l'altro Matteo, il presidente del Consiglio, a dirsi già in attesa del duello. Mentre Giovanni Toti risponde a tutti: da Salvini allo stesso Fitto. Il primo sappia che da sola la Lega non va da nessuna parte. Il secondo che nel gruppo dirigente da mettere eventualmente sotto accusa anche un certo Raffaele Fitto occupa un posto non secondario. Si è aperta una nuova fase.
Salvini: “Sta nascendo un'alternativa al renzismo”