Il Colle: dimissioni Napolitano? Né conferme, né smentite

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Nota del Quirinale dopo le indiscrezioni pubblicate dai giornali: "Restano esclusiva responsabilità del Capo dello Stato il bilancio di questa fase di straordinario prolungamento, e di conseguenza le decisioni che riterrà di dover prendere"

Le dimissioni di Napolitano? Il Quirinale non conferma e non smentisce. Dopo le indiscrezioni pubblicate in questi giorni sui giornali, il Colle si esprime con una nota, spiegando che "in realtà, i termini della questione sono noti da tempo" e pertanto "la Presidenza della Repubblica non ha né da smentire né da confermare nessuna libera trattazione dell'argomento sulla stampa. E restano esclusiva responsabilità del Capo dello Stato il bilancio di questa fase di straordinario prolungamento, e di conseguenza le decisioni che riterrà di dover prendere".
Sul tema è intervenuto a Sky TG24 anche Graziano Delrio
. "Sulla scelta del prossimo presidente auspichiamo la convergenza di tutti", ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio.

Le ragioni delle possibili dimissioni - Il tema della successione di Giorgio Napolitano al Quirinale finora era rimasto sottotraccia, anche se l'attuale inquilino del Colle non ha mai fatto mistero di voler lasciare l'incarico a tempo debito. A portare in superficie l'argomento è stato un articolo del quotidiano Repubblica, in cui il neo editorialista Stefano Folli spiega "perché Napolitano lascerà il Quirinale alla fine dell'anno". Due sono i motivi che, secondo la ricostruzione del quotidiano, starebbero spingendo il presidente a prepararsi alle dimissioni: la stanchezza per l'età avanzata e la delusione per l'inconcludenza delle forze politiche, che non sono ancora riuscite ad approvare la riforma alla quale egli aveva legato  la sua rielezione: quella della legge elettorale.

L'annuncio forse a fine anno - Domenica 9 novembre anche il Corriere della Sera, con il quirinalista Marzio Breda, ha confermato l’intenzione del Capo dello Stato di lasciare l’incarico anche perché “da mesi perseguitato da una serie di disturbi e acciacchi che gli impongono fastidiose terapie e lo fanno dormire poco e male”.
Nell’articolo si illustrano anche le possibili modalità di questa scelta: “A fine dicembre, durante l’incontro con le alte cariche dello Stato o nel messaggio di fine anno, il preannuncio delle dimissioni. Poi, nel giro di qualche settimana, le dimissioni formali”.

La rassegna stampa:



Renzi: "Napolitano garanzia per paese" - Intanto questo scenario ha alimentato il dibattito politico. Tra i primi ad intervenire Matteo Renzi. Al presidente del Consiglio, durante la sua visita al cantiere della variante di Valico sull'Appennino tosco-emiliano, è stato chiesto se era preoccupato per la possibilità che Napolitano lasci: "Io non mi preoccupo del futuro del Capo dello Stato, mi preoccupo di fare bene il mio lavoro. Napolitano è una garanzia per tutto il Paese", ha risposto il premier mostrando da un lato la solidità del suo rapporto con il Colle ma anche la consapevolezza che Napolitano potrà lasciare.
E oggi fonti di Palazzo Chigi sottolineano che la nota del Quirinale sarebbe stata accolta molto positivamente da parte di tutto il governo.

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