"I primi due colloqui sono stati con Massimiliano Latorre e Salvatore Girone per rinnovargli la continuità dell'impegno" ha detto il nuovo titolare della Farnesina, che ha avuto un passaggio di consegne con Federica Mogherini. VIDEO
Sono state rivolte ai due marò Massimiliano Girone e Salvatore Latorre, le prime due telefonate del nuovo ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni. Lo ha detto lo stesso ministro uscendo dalla Farnesina. "I primi due colloqui da ministro, sono stati con Massimiliano Latorre e Salvatore Girone per rinnovargli la continuità dell'impegno. Per prima cosa ho voluto salutarli", ha spiegato Gentiloni.
Il nuovo ministro degli Esteri si è insediato oggi alla Farnesina per il passaggio di consegne con il ministro uscente Federica Mogherini, che lascia il ministero per l'incarico di Alto rappresentante della politica estera dell'Ue.
I due ministri hanno avuto uno scambio di vedute sulle principali aree di crisi e sui prossimi appuntamenti internazionali: "Il passaggio di consegne - ha detto il neo ministro - non è stato formale e abbiamo approfondito per quasi tre ore i dossier più urgenti: dal prossimo Consiglio Europeo il 17 novembre alla situazione in Medio Oriente (in particolare la crisi libica) fino ai problemi riguardanti le tensioni con Ucraina e Russia". "Ma in modo particolare - ha proseguito Gentiloni - si è parlato del caso dei "i nostri due marò".
Il nuovo ministro degli Esteri si è insediato oggi alla Farnesina per il passaggio di consegne con il ministro uscente Federica Mogherini, che lascia il ministero per l'incarico di Alto rappresentante della politica estera dell'Ue.
I due ministri hanno avuto uno scambio di vedute sulle principali aree di crisi e sui prossimi appuntamenti internazionali: "Il passaggio di consegne - ha detto il neo ministro - non è stato formale e abbiamo approfondito per quasi tre ore i dossier più urgenti: dal prossimo Consiglio Europeo il 17 novembre alla situazione in Medio Oriente (in particolare la crisi libica) fino ai problemi riguardanti le tensioni con Ucraina e Russia". "Ma in modo particolare - ha proseguito Gentiloni - si è parlato del caso dei "i nostri due marò".