Renzi: "Posto fisso non esiste più". E attacca minoranza Pd

Politica

Il premier dalla Leopolda parla della riforma del lavoro: "Aggrapparsi all'art. 18 è come voler mettere il gettone nell'iPhone". E sulla vecchia guardia dei democratici: "Non le permetteremo di riprendersi il partito". Camusso: "Non ha argomenti"

"Questa è un'altra Leopolda: noi siamo al governo e non per scaldare il posto o per mantenerci al governo, non siamo al governo per consolidare noi stessi, ci tocca cambiare il paese, perché l’abbiamo voluto noi, ce la siamo cercata. Cambiare questo paese è la nostra responsabilità, restituire all’Italia la speranza, l’orgoglio". Così il presidente del Consiglio e segretario del Pd Matteo Renzi nell'intervento conclusivo alla manifestazione della stazione Leopolda a Firenze.
"Siamo indignati per come è stato rappresentato questo incontro. Noi ci vogliamo bene, siamo tranquilli. Qui c'è gente che il biglietto per venire se lo paga" ha detto il segretario del Pd all'inizio del suo discorso.
Parole che preò in serata sono state criticate dalla leader della Cgil Susanna Camusso, secondo cui il premier "non ha argomenti" e "non sa gestire la memoria"


Renzi: "Aggrapparsi a art. 18 è come voler mettere gettone nell'iPhone" - Renzi ha affrontato anche il nodo dell'articolo 18. "Sbloccare l'incantesimo sul lavoro è la grande battaglia culturale degli ultimi 30 anni dentro la sinistra. Noi pensiamo che si possa combattere il precariato cambiando le regole gioco" ha detto il premier. "Di fonte al mondo che cambia a questa velocità, puoi discutere quanto vuoi ma il posto fisso non c'è più. Siccome è cambiato tutto, la monogamia aziendale è in crisi, un partito di sinistra che fa: un dibattito ideologico sulla coperta di Linus o chi perde il posto di lavoro trova uno Stato che si prende carico di lui?" ha continuato. "Nel 2014 - è l'affondo di Renzi - aggrapparsi ad una norma del 1970 che la sinistra di allora non votò è come prendere un iPhone e dire dove metto il gettone del telefono? O una macchina digitale e metterci il rullino. E' finita l'Italia del rullino". (Le metafore di Renzi: la fotogallery)
Dura la risposta al premier dall'esponenente di minoranza Stafano Fassina che, ai microfoni di SkyTG24, avverte: "Senza cambiamenti radicali non voterò il jobs act" e dice "no" a un partito solo di amministratori delegati e finanzieri con residenze nei paradisi fiscali". (VIDEO)

"La vecchia classe dirigente non si riprenderà il Pd" - Da Renzi anche un messaggio molto chiaro alla ex dirigenza del partito e in particolare a Rosy Bindi che ieri, ospite di SkyTG24, ha attaccato la Leopolda: "Rispettiamo coloro che in Parlamento non la pensano come noi. Rispettiamo i messaggi anche i più offensivi, ma non consentiremo a quella classe dirigente di riprendersi il Pd".


"L'Italia non è il problema dell'Europa" - "L'Italia non è il problema dell'Europa" ha detto poi Renzi rispondendo a chi, "in Europa, pensa che l'Italia sia l'ultima ruota del carro". "La politica europea non è solo discussione sul deficit - ha aggiunto il premier - so che la politica estera non scalda, ma quando la Lega riunisce i cittadini contro l'immigrazione ignora che i 100mila sbarchi non sono figli del caso ma perché la Libia è saltata e meno male che sulla nostra nave può nascere una bambina altrimenti il Mediterraneo sarebbe sia culla che tomba".

"Affetto a Napolitano"
- Dal premier anche un omaggio al presidente della Repubblica Napolitano: "Quando si sentono tante menzogne nei confronti del nostro Presidente della Repubblica, credo sia doveroso che l'Italia per bene faccia sentire tutto l'affetto".

Camusso: "Renzi non ha argomenti" - Secca la risposta di Susanna Camusso a Matteo Renzi. Da Torino, dove si trova per il salune del gusto, la leader della Cgil ha affermato che  è "evidente che il presidente del Consiglio non abbia argomenti per contrastare le cose che abbiamo sostenuto ieri in termini di cambiamenti della delega del lavoro". "Mi pare - ha aggiunto Camusso - che il presidente del Consiglio parli di cose di cui parla solo lui. Mi sembra che nessuno abbia discusso del posto fisso, che il tema del contratto a tempo indeterminato e' un tema che hanno assolutamente presente loro, anche se non danno le soluzioni. Mi pare evidente - ha proseguito - se uno pensa che il contratto deve essere a tempo indeterminato, deve avere le rispettive tutele".



Camusso: "Renzi non sa maneggiare la memoria"
- "Siamo in grado di farci i selfie
come il presidente del Consiglio. E i selfie erano molto di moda anche ieri alla nostra manifestazione" ha commentato Camusso la battuta di Renzi sull'art.18, "come il gettone nell'iphone". "Ci pare sia lui ad avere un problema: non sa maneggiare la memoria per imparare rispetto al futuro" . Camusso ha poi aggiunto che le "pare che il governo Renzi abbia bisogno ogni giorno di affermare che i suoi principali ispiratori sono gli imprenditori".

Fassina: "Spero che oltre a partito di reduci non abbiamo partito di finanzieri" - A Renzi risponde, attraverso i microfoni di Sky TG24, anche Stefano Fassina, che si dice stupito "dall'abilità del presidente del Consiglio di evitare il merito dei problemi e di fare discorsi generici alla ricerca di nemici da dare in pasto all'opinione. Spero che, oltre a non avere un partito di reduci, non abbiamo un partito solo di amministratori delegati o di grandi finanzieri con residenze nei paradisi fiscali".




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