La missiva della Commissione chiede chiarimenti all'Italia, venerdì la risposta del governo. Il presidente uscente: "Noi contrari a renderla pubblica". Il premier: "Finito il tempo delle lettere segrete". Bankitalia: rinvio del pareggio scelta motivata
La Comissione europea chiede ufficialmente chiarimenti all'Italia sulla legge di stabilità.
L'Italia ha deciso di intraprendere "una deviazione significativa" dal percorso di avvicinamento per l'obiettivo di bilancio nel 2015 si legge infatti nella lettera inviata al governo italiano in merito alla manovra. La Commissione sottolinea perciò la necessità di venire a conoscenza di "come l'Italia potrebbe garantire il pieno rispetto dei suoi obblighi di politica finanziaria" per il 2015. La risposta del governo, fa sapere il Tesoro, arriverà entro venerdì. Un botta e risposta tra Barroso e Renzi sull'opportunità di rendere pubblico il testo inviato dalla Commissione è invece andato in scena in queste ore.
Governo in contatto con Bruxelles - "La Commissione ha chiesto all'Italia informazioni aggiuntive che ne chiariscano le ragioni e i presupposti" scrive il Tesoro nella nota che accompagna la lettera di Bruxelles, spiegando che "gli uffici tecnici del Ministero sono già in contatto con la direzione Ecofin a Bruxelles, così come il Governo italiano è in contatto con la Commissione europea".
Lettera non pregiudica valutazione - La lettera "non pregiudica il risultato dell'analisi della Commissione" ha ribadito il portavoce del commissario Jyrki Katainen, spiegando anche che rientra nell'ambito di un "processo in corso, con discussioni che proseguono".
Barroso: "Commissione contraria alla pubblicazione della lettera" - "La lettera è stata redatta perché abbiamo l'obbligo legale di comunicare ai governi quando ci sono dubbi relativi alla conformità con le regole" spiega anche il presidente uscente della Commissione europea Josè Barroso. "La pubblicazione della lettera - continua - è stata una decisione unilaterale del governo italiano, la Commissione non era favorevole perché siamo in una fase di negoziati e consultazioni con diversi governi e sono consultazioni tecniche, che è meglio avere in un ambiente confidenziale". (VIDEO)
Renzi: "Finito il tempo delle lettere segrete" - Non si è fatta attendere la replica di Renzi: "Sono stupito della reazione di Barroso. La lettera è stata anticipata dal Financial Times. E' finito il tempo delle lettere segrete, è il momento della trasparenza totale", dice il premier. E riguardo ai rilievi mossi da Bruxelles precisa: "Stiamo discutendo di uno, due miliardi di differenza. Possiamo metterli anche domattina".
Se non soddisfatto dalle risposte del governo italiano che arriveranno venerdì mattina, il braccio esecutivo dell'Unione europea potrebbe entro il 29 ottobre chiedere una eventuale modifica della manovra.
Bankitalia, rinvio pareggio è scelta motivata - Sul tema interviene anche Bankitalia: le scelte del governo di rinviare al 2017 il pareggio strutturale di bilancio "data l'eccezionale durata e profondità della recessione appaiono motivate". Secondo Bankitalia un riequilibrio più graduale "può aiutare a evitare una spirale recessiva della domanda".
L'Italia ha deciso di intraprendere "una deviazione significativa" dal percorso di avvicinamento per l'obiettivo di bilancio nel 2015 si legge infatti nella lettera inviata al governo italiano in merito alla manovra. La Commissione sottolinea perciò la necessità di venire a conoscenza di "come l'Italia potrebbe garantire il pieno rispetto dei suoi obblighi di politica finanziaria" per il 2015. La risposta del governo, fa sapere il Tesoro, arriverà entro venerdì. Un botta e risposta tra Barroso e Renzi sull'opportunità di rendere pubblico il testo inviato dalla Commissione è invece andato in scena in queste ore.
Governo in contatto con Bruxelles - "La Commissione ha chiesto all'Italia informazioni aggiuntive che ne chiariscano le ragioni e i presupposti" scrive il Tesoro nella nota che accompagna la lettera di Bruxelles, spiegando che "gli uffici tecnici del Ministero sono già in contatto con la direzione Ecofin a Bruxelles, così come il Governo italiano è in contatto con la Commissione europea".
Lettera non pregiudica valutazione - La lettera "non pregiudica il risultato dell'analisi della Commissione" ha ribadito il portavoce del commissario Jyrki Katainen, spiegando anche che rientra nell'ambito di un "processo in corso, con discussioni che proseguono".
Barroso: "Commissione contraria alla pubblicazione della lettera" - "La lettera è stata redatta perché abbiamo l'obbligo legale di comunicare ai governi quando ci sono dubbi relativi alla conformità con le regole" spiega anche il presidente uscente della Commissione europea Josè Barroso. "La pubblicazione della lettera - continua - è stata una decisione unilaterale del governo italiano, la Commissione non era favorevole perché siamo in una fase di negoziati e consultazioni con diversi governi e sono consultazioni tecniche, che è meglio avere in un ambiente confidenziale". (VIDEO)
Renzi: "Finito il tempo delle lettere segrete" - Non si è fatta attendere la replica di Renzi: "Sono stupito della reazione di Barroso. La lettera è stata anticipata dal Financial Times. E' finito il tempo delle lettere segrete, è il momento della trasparenza totale", dice il premier. E riguardo ai rilievi mossi da Bruxelles precisa: "Stiamo discutendo di uno, due miliardi di differenza. Possiamo metterli anche domattina".
Se non soddisfatto dalle risposte del governo italiano che arriveranno venerdì mattina, il braccio esecutivo dell'Unione europea potrebbe entro il 29 ottobre chiedere una eventuale modifica della manovra.
Bankitalia, rinvio pareggio è scelta motivata - Sul tema interviene anche Bankitalia: le scelte del governo di rinviare al 2017 il pareggio strutturale di bilancio "data l'eccezionale durata e profondità della recessione appaiono motivate". Secondo Bankitalia un riequilibrio più graduale "può aiutare a evitare una spirale recessiva della domanda".