Il ministro dell'Interno difende la circolare contro la trascrizione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati all'estero: serve solo a far rispettare la legge. Anche Marino attacca: il titolare del Viminale? “Vive nel secolo sbagliato”
Alfano: “Sono laico” - Alfano sottolinea di essere "laico" sulle unioni civili ma contrario al matrimonio, che "è solo tra uomo e donna". E ricorda che la direttiva ai prefetti serve per invitare i sindaci a rispettare le leggi e a non fare in Italia cose che le leggi non prevedono. Contro l'iniziativa del ministro, oltre alle associazioni in difesa dei diritti gay, si sono pronunciati quei sindaci che avevano aperto i registri e che ora invitano alla disobbedienza.
Non siamo oscurantisti. Abbiamo grande rispetto per le affettività di tutti e siamo pronti a garantire più diritti, ma famiglia non si tocca
— Angelino Alfano (@angealfa) 8 Ottobre 2014
Marino: Alfano? Vive nel secolo sbagliato - Ad aggiungersi alle voci contro oggi è stato anche Ignazio Marino, primo cittadino di Roma: “Chi cerca oggi una conflittualità sull'amore vive probabilmente nel secolo sbagliato – ha detto -. Ritengo che una discussione di questo tipo sulle unioni civili nel 2014 rifletta sentimenti, visioni del '900, del secolo passato"
Merola: “Le vie legali sono infinite...” - Sulla polemica torna il primo cittadino di Bologna Virginio Merola, uno dei primi ad attaccare l'iniziativa di Alfano: "Leggeremo la circolare, che è arrivata in Comune stamattina, e vedremo se ha qualche fondamento legale o se è una circolare politica. Poi, le vie legali sono infinite…".