Faccia a faccia a Palazzo Chigi tra il premier e il capo di FI. Sul tavolo non ci sarebbe stata la Consulta, ma la calendarizzazione dell'Italicum in commissione Senato. Guerini: "Non si è parlato di voto anticipato, orizzonte è quello della legislatura"
Non di Consulta ma di legge elettorale si sarebbe parlato nel lungo confronto che si è svolto a Palazzo Chigi tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi. Secondo quanto riferito dal vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini, nel corso del vertice si sarebbe decisa un'accelerazione sulla riforma della legge elettorale con la calendarizzazione in tempi brevi in Commissione al Senato.
Sul tavolo la legge elettorale - "E' stato un incontro positivo, in cui abbiamo fatto il punto sulla legge elettorale e le riforme costituzionali. Abbiamo convenuto sulla necessità di accelerare sulla riforma della legge elettorale ed abbiamo confermato il percorso sulle riforme", ha spiegato Guerini al termine del faccia a faccia.
Non si è parlato di voto anticipato e Consulta - A chi gli chiedeva se si fosse discusso di un possibile voto anticipato, Guerini ha risposto: "Assolutamente no, l'orizzonte è quello di legislatura indicato anche martedì dal premier Renzi davanti alle Camere". No anche all'ipotesi che sul tavolo ci fosse l'elezione dei nuovi giudici per la Corte Costituzionale che sta creando uno stallo alla Camera. "Non si è parlato di Consulta e di Csm se non per condividere l'appello del Capo dello Stato. I gruppi si sono già pronunciati e andiamo avanti con quei nomi", ha spiegato il vicesegretario del Pd. Smentita, dunque, la notizia che a premere per l'incontro tra i due politici sia stato il presidente della Repubblica per trovare una soluzione alla questione nomine.
Sul tavolo la legge elettorale - "E' stato un incontro positivo, in cui abbiamo fatto il punto sulla legge elettorale e le riforme costituzionali. Abbiamo convenuto sulla necessità di accelerare sulla riforma della legge elettorale ed abbiamo confermato il percorso sulle riforme", ha spiegato Guerini al termine del faccia a faccia.
Non si è parlato di voto anticipato e Consulta - A chi gli chiedeva se si fosse discusso di un possibile voto anticipato, Guerini ha risposto: "Assolutamente no, l'orizzonte è quello di legislatura indicato anche martedì dal premier Renzi davanti alle Camere". No anche all'ipotesi che sul tavolo ci fosse l'elezione dei nuovi giudici per la Corte Costituzionale che sta creando uno stallo alla Camera. "Non si è parlato di Consulta e di Csm se non per condividere l'appello del Capo dello Stato. I gruppi si sono già pronunciati e andiamo avanti con quei nomi", ha spiegato il vicesegretario del Pd. Smentita, dunque, la notizia che a premere per l'incontro tra i due politici sia stato il presidente della Repubblica per trovare una soluzione alla questione nomine.