Crisi, Padoan: "Effetto delle riforme nei prossimi due anni"

Politica

Il ministro: “Nel 2014 ci aspettiamo una crescita di molto inferiore rispetto alle stime”. E aggiunge: “Anche Bce faccia la sua parte”. Intanto pressing del governo sull'Ue: riforme in cambio di una manovra più leggera. Bruxelles: valutazioni in autunno

"Nel 2014 ci aspettiamo una crescita di molto inferiore rispetto alle stime. Le riforme sono efficaci sulla crescita ma ci vuole tempo". A dirlo è il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, in un'intervista a Bbc Radio 4. "Sono più che sicuro che le riforme che stiamo mettendo in campo porteranno benefici nel medio termine, ovvero nei prossimi due anni", ha continuato: "risentiamoci tra 18 mesi e vediamo cosa è successo". Ha poi aggiunto il ministro: "Quello che vorrei vedere è che tutti facciano la loro parte, che vuol dire per la Bce essere coerente nel portare l'inflazione nuovamente vicina al 2% che è una cifra ragionevole", ma "molto lontana dai livelli attuali".

I prossimi appuntamenti del governo -
Intanto appuntamenti importanti attendono il governo nelle prossime settimane. Il 29 agosto ci sarà un consiglio dei ministri con uno o più decreti “sblocca-Italia”: per sbloccare 1,2 miliardi, avviare cantieri di strade, autostrade, bretelle e alta velocità. Previste anche nuove regole sugli appalti e misure per la scuola. Poi ci sarà anche l'esame della riforma della giustizia civile con l'obiettivo di ridurre i tempi dei processi.

Flessibilità, pressing sull'Ue -
Il giorno dopo, il 30, il consiglio europeo: in agenda l'organigramma del nuovo vertice Ue ma anche l'inizio della partita sulla flessibilità. Secondo La Repubblica sarebbe già in corso una trattativa segreta tra Roma e Bruxelles per permettere ai Paesi come il nostro che non riescono a raggiungere il pareggio di bilancio di aumentare la flessibilità nell'applicazione dei parametri europei. Flessibilità che per l'Italia si tradurrebbe in una manovra più leggera di almeno 4-5 miliardi, basata solo su tagli di spesa. Ma sulla presunta trattativa arriva il no comment da Bruxelles. “L'esame delle finanze pubbliche avverrà in autunno”, dice il portavoce del commissario agli Affari interni Olli Rehn.

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