Il presidente del Consiglio da Milano rilancia l'Expo 2015: "Sarà una chiave di ripartenza per l'Italia". "Non lasceremo il futuro ai gufi". Poi conferma di aver incontrato Draghi ieri: "Lo vedo spesso". In serata lungo faccia a faccia con Napolitano
Fondi Ue, Renzi spenderli in infrastrutture nazionali, scuola - Parlando della bacchettata di Bruxelles sui fondi europei ("a rischio 40 miliardi, mancano chiara strategia e governance efficace") precisa: finora quei soldi sono stati spesi male, cambieremo modello "cercando di dare più denaro per investimenti infrastrutturali che interessano tutto il Paese, meno per eventi una tantum". Non rinuncia poi a una breve gag con un giornalista: alla domanda "Bruxelles dice Paese senza strategia cosa risponde?" il premier replica chiedendo "Bruxelles chi?, Non vorrei che si dimettesse... In passato ho detto anche 'Fassina chi?' E si è dimesso".
Appuntamento al 16 ottobre - Tornando all'evento Expo 2015, Renzi dà poi un po’ di numeri sull’Esposizione Universale. Fino ad ora, dice, hanno aderito 147 Paesi e sono stati venduti 5 milioni di biglietti. E dà appuntamento al 16 ottobre, giorno in cui si terrà il summit con i capi di Stato di Asia e Europa. "Sarà un’occasione per fare il punto dell’occasione. Ci sono due mesi di tempo, dobbiamo correre. E ce la possiamo fare". La tempistica dei lavori, afferma con certezza, sarà rispettata. E questo "sarà grazie alle donne e gli uomini dei cantieri dell’Expo".
Expo. Cinque milioni di biglietti venduti, 147 Paesi coinvolti. Sarà un bellissimo modo per raccontare l'Italia al mondo #italiariparte
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 13 Agosto 2014
Riscriveremo lo statuto dei lavoratori - Il presidente del Consiglio coglie così l’occasione per ribadire quanto affermato il giorno prima, in polemica con il ministro dell’Interno Angelino Alfano: "L'ultimo tema di cui abbiamo bisogno è una discussione ideologica" sull'articolo 18, "possiamo evitarla riscrivendo tutti insieme la delega per la modifica dello statuto dei lavoratori".
Ieri l'incontro con Draghi - Rispondendo a una giornalista poi Renzi afferma che "il cantiere Expo non è la stessa cosa del cantiere governo, anche perché l'Expo nel 2015 finisce, il governo no, andrà avanti oltre". Infine, conferma la notizia dell’incontro avuto con Mario Draghi martedì 12 agosto: "Sì, ieri ho visto il presidente della Bce. Lo vedo spesso".
Lungo faccia a faccia con Napolitano - In serata un altro lungo faccia a faccia con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a Castelporziano. I due, secondo quanto riferisce una nota del Quirinale, hanno avuto "un ampio scambio di vedute sul programma di attività di governo e sulla situazione internazionale". Renzi, riferisce il comunicato, ha parlato delle "decisioni che il governo prepara per l'economia e il lavoro nonché del progetto per la riforma della giustizia".