I 28 minuti di discorso del premier in lingua straniera al Digital Venice hanno scatenato l'ironia in Rete. Su Youtube sono apparsi diversi video che prendono in giro la sua parlata maccheronica. Ecco una selezione dei più divertenti
La lingua di Shakespeare "sciacquata in Arno". L'aplomb british mescolato con l'accento del Dolce stilnovo fiorentino. La letteratura non c'entra, ma la politica si: Matteo Renzi, conterraneo di Dante e Guido Cavalcanti, si è lanciato in 28 minuti di discorso in inglese. È successo alcuni giorni fa, in occasione del Digital Venice.
Gli italiani avevano ancora nelle orecchie il "nos onli" di Silvio Berlusconi davanti a George Bush e l'altrettanto indimenticabile "plis-visit-Italy" di Francesco Rutelli in un video promozionale. Dal premier che ha esaltato la "generazione Erasmus" si aspettavano forse una pronuncia da studente di Cambridge. Il risultato è stato a tratti maccheronico, scatenando l'ironia sui social network. E sul web sono comparse diverse parodie diventate subito virali. Sul profilo Youtube dell'utente ChristianIce sta spopolando un video che ha già superato le 600mila visualizzazioni. "Shish is the word" è un remix tra parole di Renzi, una base della canzone "Surfin'Bird" dei Trashmen e spezzoni di film come "Grease" e "Ritorno al futuro".
@matteorenzi #SHISH is the word :) https://t.co/3KvkfkTFG3 #RENZI ...ho dovuto :D
— Christian Ice (@Christian_Ice) 15 Luglio 2014
Sul profilo di Youtube di Valigia Blu è stato caricato invece un video in cui un lettore improvvisa un reading dei momenti salienti del discorso renziano.
Imperdibile anche il video dell'utente TheMattyXz che è stato visto oltre 700mila volte. Poco più di un minuto dell'intervento di Renzi sottotitolato con ironia.
Vice ha invece pensato di tradurre letteralmente i dieci punti salienti del discorso esattamente "come li ha capiti un inglese". E il risultato è esilarante. Infine, per chi avesse tempo da perdere o fosse alla ricerca di una nuova suoneria alternativa per il cellulare, su Youtube circola un video di dieci minuti in cui sono state montate in loop tutte le volte che Renzi ha detto la parola "because". Un "perché", in questo caso, proprio si fa fatica a trovarlo. Eppure il filmato è già stato visto quasi 100mila volte in una settimana.