Giustizia, governo: riforma in 12 punti. A settembre il varo

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Dopo il Cdm il premier illustra le linee guida sulle quali “per due mesi la discussione resterà aperta”. Tra i punti il processo civile in un anno. Nuove norme anche sul Csm. Poi Renzi conferma che lo smaltimento della Concordia sarà a Genova

Dodici punti per riformare la giustizia in Italia. La cornice disegnata da Matteo Renzi a Palazzo Chigi (QUI IL COMUNICATO) parte dalla responsabilità civile dei magistrati, passa per le intercettazioni, per arrivare all'abbattimento dell'arretrato civile anche attraverso l'informatizzazione che scatta alla mezzanotte. Uno spettro ampio d'azione per coprire il quale il presidente del Consiglio chiama a contribuire tutte le parti coinvolte attraverso la mail rivoluzione@governo.it.

"Discutere di giustizia in modo non ideologico" - "Avremmo potuto essere qui per dare il primo click a mezzanotte per il via al processo civile telematico. Lo facciamo ora: da mezzanotte parte il processo civile telematico, parte formalmente la riforma", spiega il capo dell'esecutivo che poi ha sottolineato come questo passaggio "segni l'addio ai tribunali pieni di scartoffie. La nostra scommessa è che si possa discutere di giustizia in modo non ideologico. Sono vent'anni che sulla giustizia si litiga senza discutere", continua il premier, "vorremo discutere di giustizia senza litigare". E' la "via di Orlando", inteso come il titolare del dicastero di via Arenula, "alla Giustizia. Non l'Orlando furioso, ma l'Orlando...doroteo". Una battuta che spiega molto dell'approccio del governo, deciso a procedere nella 'rivoluzione', non con i carri armati, ma con il bisturi. "Saranno a disposizione i disegni di legge per chi li vuole cambiare o modificare. C'è una trasparenza totale, li approviamo il 1 settembre".

I 12 punti - In sintesi i 12 punti della riforma, che ora sarà aperta alla discussione per 2 mesi tra addetti ai lavori e cittadini, sono: giustizia civile (la riduzione dei tempi punta a portare ad un anno il primo grado del procedimento civile. La riforma vuole poi portare a dimezzare l'arretrato con una corsia preferenziale per imprese e famiglia); Csm ("Chi giudica non nomina, chi nomina non giudica" ha detto Renzi spiegando che la carriera sarà legata al merito); responsabilità civile dei magistrati sul modello europeo; riforma disciplinare delle magistrature speciali; norme contro la criminalità economica (falso bilancio, autoriciclaggio); accelerazione del processo penale e riforma della prescrizione; intercettazioni (diritto all'informazione e tutela privacy); informatizzazione integrale del sistema giudiziario; riqualificazione del personale amministrativo.

Processo civile e carriera dei magistrati - "Il processo civile dovrà durare un anno. La scommessa dei mille giorni sarà questa. Alla fine avremo un processo civile anche con un dimezzamento dell'arretrato", osserva il presidente del Consiglio. L'altro punto qualificante della riforma riguarda la carriera dei magistrati: "Vogliamo che un giudice faccia carriera, diventi capo della procura o dell'ufficio, non perché fa parte di questa o quella corrente". "Ci inchiniamo alla indipendenza della magistratura, che è un principio sa-cro-san-to", scandisce Renzi: "All'indipendenza della magistratura, non alla magistratura. Noi non siamo contro le correnti in magistratura, hanno portato a discussioni sul diritto e nascono da una politica con la P maiuscola. Ma non si può far carriera perché si fa parte di una corrente".

Prescrizione e intercettazioni
- La prescrizione "sta a cuore al governo", ha ribadito il premier che giudica non degno di un Paese civile un sistema in cui si rinuncia a giudicare quando trascorre troppo tempo dal reato commesso. Altro tema spinoso è quello delle intercettazioni: in questo il governo è totalmente aperto alla discussione. Di più: chiede anche ai direttori dei giornali di intervenire. Il punto più delicato riguarda il rispetto della privacy delle persone coinvolte, quindi la pubblicazione delle intercettazioni. Si chiede il premier, e chiede a magistrati e giornalisti, quando sia lecito pubblicare i tabulati, se sia concepibile la pubblicazione di conversazioni che attengono alla sfera privata anche quando queste poco o nulla hanno a che fare con i reati di cui si parla. "Per noi un magistrato deve essere libero di intercettare, ma dov'è il limite alla pubblicazione delle intercettazioni? Nessuno vuole bloccare le intercettazioni, ma talvolta l'utilizzo delle intercettazioni" va rivisto, osserva il Capo dell'esecutivo.

La Costa Concordia sarà smaltita a Genova - Nel corso della conferenza stampa il premier ha poi confermato che la Costa Concordia (LO SPECIALE) andrà a Genova. Il Consiglio dei ministri ha approvato infatti il "Progetto di trasferimento e smaltimento" presentato nei giorni scorsi da Costa Crociere. "Nei tempi previsti - ha detto il premier Matteo Renzi al termine del Cdm - la nave verrà smaltita in Italia" (VIDEO).

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