Renzi: “Abbassiamo le tasse ma prima rivoluzione semplicità”

Politica

Il premier, all’assemblea degli industriali veneti, annuncia: “Venerdì in Cdm primo pacchetto di semplificazioni fiscali”. Sulle riforme: “Non mollo, mi gioco la faccia. Questa settimana decisiva". Poi osserva: “Pd al 40,8% perché ultima spiaggia”

"Portiamo in settimana alla consultazione" e venerdì in Cdm "il primo pacchetto di semplificazioni fiscali". Lo ha annunciato, lunedì 16 giugno, il premier Matteo Renzi di fronte a tremila imprenditori veneti in assemblea a Gambellara. “L'Italia è stata fino ad oggi la Cenerentola d'Europa. Abbiamo sbloccato il Patto di Stabilità per il rinnovo delle scuole e questo è un risultato. Nel decreto Sblocca Italia che stiamo preparando per fine luglio c'è la soluzione per sbloccare infrastrutture ferme da anni" aggiunge facendo riferimento a caserme, strade, vecchi edifici.

Renzi: “Settimana decisiva, sulle riforme non mollo” - Nel suo intervento all’assemblea degli industriali il premier parla di una settimana decisiva. "Ora tutti sono favorevoli a fare le riforme ed è positivo: un mese fa sembrava io avessi la peste. Tutti attorno a un tavolo, meglio via mail che si fa prima, e cerchiamo di essere operativi. Questa è la settimana in cui le cose si decidono" dice con un riferimento all’apertura del Movimento 5 Stelle, che in una lettera sul blog ha chiesto a Renzi un incontro per discutere della proposta di riforma elettorale, il Democratellum. "Ci giochiamo la faccia in un processo di riforme" istituzionali, della giustizia, del fisco. "Non mollo di mezzo centimetro: andiamo avanti a testa alta".



E agli industriali ha rivolto un appello: "Chiedo il vostro aiuto. Ora che è il momento di passare dalle chiacchiere ai fatti, voi che siete capaci di fatti fate sentire la vostra voce perché o lo cambiamo insieme questo Paese o non lo cambia nessuno”.

Renzi: “Abbasserò le tasse ma prima occorre semplificare” - Sulle tasse Renzi ha assicurato: "Noi le abbassiamo, ma la semplificazione è il primo passo. Da qui a un anno iniziamo a rendere semplice il pagamento: è una rivoluzione". Sulla Tasi ha detto con una battuta: “Ci ho capito poco anche io, ad oggi". Il premier ha parlato anche di un rinnovo dell'Agenzia delle Entrate: "Non deve più essere vista come un mostro in agguato ma deve essere a disposizione delle aziende, come consulente per le imprese. Prima della stangata ci deve essere una diffida, una sorta di cartellino giallo. Ci vuole un cambiamento di mentalità”.

“Contro corruzione regole chiare e semplificare” – Renzi ha parlato anche di corruzione, contro la quale serve “chiarezza sulle regole ma semplicità e sblocco degli interventi immediati". E ancora: "Non prendiamoci in giro: le tangenti non nascono dalle semplificazioni ma da un sistema complicato, arzigogolato basato per decenni su varianti, interventi in corso d'opera". "In Italia per lungo tempo si è creduto che le opere pubbliche non fossero di nessuno. Chi si aggiudicava l'appalto poi era titolato ad alzare i termini concordati e sistemare gli amici degli amici” continua il presidente del Consiglio.
Sulle vicende del Mose, dice, "non entro nel merito. Sono convinto che il Mose sarà un sistema all'avanguardia e salverà Venezia. Chi ha sbagliato deve pagare, non è possibile che corrotti e corruttori si possano poi rivedere tra 20 anni come è successo per Expo. La certezza degli interventi elimina la corruzione. Quindi ripartiamo con più energia e slancio".

Renzi: Pd al 40,8% perché ultima spiaggia – Tornando poi sul risultato delle elezioni europee ha sottolineato che "se molti di voi hanno votato per noi lo hanno fatto con il sentimento di chi dice "toh, proviamo anche questa, è l'ultima spiaggia. Siccome sono consapevole di questo e non mi monto la testa, vi dico che quel 40% lo prendiamo e lo reinvestiamo immediatamente".

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