Il presidente di Palazzo Madama dopo la polemica con Renzi sulle coperture per il bonus di 80 euro in busta paga: “Ho chiamato i vicepresidenti Gasparri e Calderoli per chiedere un passo indietro. Non bisogna travalicare i limiti della contesa politica”
"Come ieri sono intervenuto con forza a difesa della serietà e della competenza degli uffici del Senato e delle prerogative dei senatori, perché - spiega Grasso - ritengo che la difesa delle Istituzioni sia irrinunciabile, oggi ho chiamato i vicepresidenti Gasparri e Calderoli per chiedere loro di fare un passo indietro rispetto all'idea della querela al Presidente del Consiglio".
Il vicepresidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, aveva infatti annunciato a margine di una manifestazione elettorale l’intenzione di querelare il premier: "Io e Calderoli faremo nelle prossime ore una denuncia all'autorità giudiziaria nei confronti di Renzi che ha detto che gli uffici del Senato hanno mentito".
Grasso: "No a conflitti e delegittimazioni" - Ma Grasso frena: "Il dibattito tra maggioranza e opposizione, anche in campagna elettorale, non può e non deve arrivare - afferma quindi il presidente del Senato - al conflitto e alla delegittimazione tra le Istituzioni fino al punto di pensare di rimettere all'autorità giudiziaria temi che possono essere mantenuti all'interno di un dibattito pre-elettorale".
Campagna elettorale non arrivi a delegittimare le istituzioni. Vale per tutti. Leggi: http://t.co/5SHFsbVVRK
— Pietro Grasso (@PietroGrasso) 10 Maggio 2014
Gasaparri: "Da Renzi scuse" - E a stretto giro di replica è arriva una nota di Gasparri, che dice di comprendere "l'appello di Grasso al rispetto delle istituzioni" e di apprezzare "la sua difesa degli Uffici di Palazzo Madama che hanno accertato la mendacità del decreto Irpef di Renzi" ma di restare "in attesa delle scuse di Renzi".