Europee, Renzi lancia il Pd: "È derby tra rabbia e speranza"

Politica

Il premier durante la direzione del Partito democratico convocata in vista del 25 maggio attacca Grillo: "C’è chi scommette sul fallimento dell’Italia. A Piombino è andato a fare lo sciacallo". Sugli 80 euro: "Non sono un'elemosina, sono un antipasto"

La campagna elettorale "sta diventando un derby tra la rabbia e la speranza, su chi scommette sul fallimento dell'Italia e chi pensa di potercela fare. Prima c'erano falchi e colombe, ora i gufi e gli sciacalli". Il giorno dopo l’intervista di Grillo a Sky TG24 nella quale ha definito Renzi “finto”, il premier risponde al leader del Movimento 5 Stelle nel corso della direzione Pd, di cui è segretario.
"Noi dobbiamo essere quelli che vogliamo dare speranza all'Italia mentre in giro, qualsiasi cosa accada, c'è chi si butta con istinto felino per dire non c'è più nulla da credere, lo stato non c'è più. A Piombino Grillo è andato a fare lo sciacallo, ma non si mettono i lavoratori contro i sindacati in una fabbrica in crisi".
"E' noto che io non sono tenero con i sindacati - ha aggiunto Renzi - ma l'ultimo luogo in cui andare a fare lo sciacallo è dove un'azienda come la Lucchini chiude. Noi abbiamo proposto una soluzione. Questa è la differenza tra chi scommette contro e chi scommette a favore dell'Italia".
Appello al Pd: “Giochiamo d’attacco” - Renzi lancia poi un appello alla direzione Pd convocata sulla campagna elettorale per le europee e le amministrative: “Chiedo ai parlamentari di andare là dove è più difficile. Non dobbiamo avere paura, la timidezza lasciamola da parte. Dobbiamo giocare all'attacco sull'Europa perché siamo in grado di rimettere in moto l'economia, e non abbiamo paura di far vedere che il Pd c'è e se la gioca tutta fino in fondo". "In un clima in cui c'è questa sensazione di lontananza - ha spronato Renzi - se recuperiamo il gusto del rapporto umano prendiamo qualche voto in più e torniamo più contenti a casa". 

“80 euro? Sono antipasto” - "E' offensivo definire gli 80 euro un'elemosina. C'è una contraddizione tra chi gli 80 euro li sente nella quotidianità e chi vive in una realtà parallela", ha detto poi Renzi attaccando chi minimizza il valore del decreto del governo. "La domanda è: facciamo una campagna sugli 80 euro? No, sono un antipasto, l'inizio del cambiamento, è il tentativo di cominciare a restituire al ceto medio ciò che gli spetta di diritto, non sono il baluardo della nostra campagna elettorale ma la cifra della nostra azione".

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