Riforme, Boschi a Sky TG24: "Numeri ci sono anche senza Fi"

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Dopo le critiche di Berlusconi sul Senato, il ministro assicura: "Scommetto sull’accordo con Forza Italia, ma se dovesse sfilarsi i numeri per andare avanti ci sono comunque. Tornare al voto? Assolutamente no, non c’è un piano B". VIDEO INTEGRALE

"Io scommetto sulla tenuta dell'accordo con Forza Italia, anche le parole di Berlusconi credo che vadano in questa direzione. Ci sono dei contrasti interni a Fi che sicuramente risolveranno, se poi dovesse sfilarsi dagli accordi i numeri per andare avanti ci sono comunque". Il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, intervistata da Maria Latella su Sky TG24, ostenta ottimismo. "Mi auguro che Fi continui a contribuire al processo delle riforme - aggiunge il ministro del governo Renzi - ma se non dovesse succedere la maggioranza ha i numeri per andare avanti".
Nella giornata di sabato Berlusconi aveva criticato la riforma del Senato definendola “inaccettabile”, salvo poi smorzare il colpo con una nota di Forza Italia.
Ma, dopo le parole di Maria Elena Boschi, nella giornata di domenica sono intervenuti Toti e Brunetta. "I problemi sulle riforme ce li ha il PD non Forza Italia", ha detto il consigliere politico di Fi. Il capogruppo alla Camera ha invece chiesto a Verdini di pubblicare l'accordo con Renzi, così "vediamo chi bara".

“Non c’è un piano B per le riforme” - Nell'intervista a Sky TG24, il ministro Boschi mette dunque in guardia gli alleati per le riforme, spiegando che "sui punti principali e sui paletti essenziali della riforma del Senato non c'è margine di manovra". "Non è interesse di nessuno rimettere in discussione le riforme. Non pensiamo a un piano B in caso di fallimento, è il paese che ne ha bisogno". Tornare al voto a ottobre se non passassero le riforme? "Assolutamente no, siamo determinati ad andare avanti, stiamo lavorando seriamente e non ci faremo scoraggiare da chi cerca di metterci i bastoni tra le ruote".

“Il Pd ha già deciso e sarà compatto” - "Il Pd sarà sicuramente compatto al momento del voto - assicura il ministro - perché la linea del partito è già stata decisa" dagli elettori alle primarie e dalla direzione. "Continueremo a confrontarci", aggiunge, ma sull'impianto della riforma "il Pd ha già deciso". "Credo che avere un Senato che rappresenti le regioni, i comuni e porti gli interessi dei territori sia importante".

L'INTERVISTA INTEGRALE

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