M5S, pronta la richiesta di impeachment contro Napolitano
PoliticaIl Movimento vuole avviare la procedura di messa in stato di accusa del presidente della Repubblica. Il deputato Sorial è indagato per vilipendio. Per Casaleggio ha usato toni inopportuni
Intanto il deputato Giorgio Sorial, che aveva definito “boia” Giorgio Napolitano, è stato indagato per offesa all'onore e al prestigio del presidente della Repubblica. Reato che prevede la reclusione da uno a cinque anni. La procura dovrà ora chiedere l'autorizzazione a procedere al ministero della Giustizia. Toni, quelli usati dal deputato definiti "inopportuni" anche dal guru del movimento, Casaleggio.
Impeachment - Le intercettazioni delle telefonate con l'ex ministro Nicola Mancino nell'ambito delle indagini sulla presunta trattativa Stato-mafia e la relativa distruzione sarebbero al centro, ma non solo, della richiesta di impeachment di Napolitano insieme alla quale è stato lanciato un sondaggio online sul sito di Beppe Grillo nel quale si è chiesto di scegliere, fra alcune opzioni, quale sia "l'atto più grave del presidente".
Il sondaggio - "Secondo voi – si legge sul sito di Beppe Grillo – qual è stato l'atto più grave che ha compiuto il Presidente Napolitano, quello che non potete perdonare e per il quale vorreste che si dimettesse? Partecipate al nostro sondaggio”.
#Napolitanodimettiti Vogliamo sapere cosa ne pensate delle sue responsabilità. Partecipate: http://t.co/mNigeRPeun pic.twitter.com/FvX2V2Mcef
— Senato 5 Stelle (@Senato5Stelle) 29 Gennaio 2014
E il risultato non si è fatto attendere:"La Rete sfiducia Napolitano". Così il M5s ha annunciato l'esito della consultazione. Per il 60,96% pari a 12.217 voti, l'atto più grave è rappresentato dalla "richiesta di distruzione delle intercettazioni tra il Presidente della Repubblica e Nicola Mancino nell'ambito della cosiddetta trattativa Stato-Mafia".
Indagato Sorial - Vilipendio del capo dello Stato è invece il reato per il quale la procura di Roma ha avviato un'inchiesta in merito alle frasi pronunciate dal deputato del Movimento 5 Stelle Giorgio Sorial Sorial, che aveva definito Giorgio Napolitano "boia della democrazia". Il grillino è quindi indagato per violazione del reato previsto dall'articolo 278 del codice penale, che punisce con una pena che va da uno a cinque anni chi si rende responsabile di "offese all'onore e al prestigio del Presidente della Repubblica".