Polemica Lega-Kyenge, Maroni: "Contestare non è razzismo"

Politica

"Io minacciata? Ad esserlo è la democrazia" dice il ministro dell'Integrazione dopo la pubblicazione sulla Padania del calendario dei suoi incontri pubblici. Salvini: invocare sequestro giornale è fascismo. Polemica per una battuta infelice della Santelli

Prosegue e raddoppia la polemica politica dopo che martedì 14 gennaio il quotidiano della Lega Nord la Padania ha deciso di inaugurare una rubrica con gli appuntamenti quotidiani del ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge.
Oltre agli impegni istituzionali della titolare del dicastero, il giornale del Carroccio pubblica anche gli appuntamenti del ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato.  'Qui Cecile Kyenge' e 'Qui Flavio Zanonato' vanno così ad aggiungersi alla rubrica 'Qui Lega' dedicata agli appuntamenti del segretario federale Matteo Salvini e a quelli sul territorio. In prima pagina il quotidiano leghista mostra poi l'indirizzo web del dicastero diretto da Kyenge, sottolineando che gli appuntamenti del ministro sono  diffusi pubblicamente online.

Polemica Kyenge-Padania - Dopo i tafferugli di sabato a Brescia durante una visita del ministro Kyenge, l'iniziativa leghista viene bollata come "inqualificabile" da diversi esponenti politici. "A essere minacciata è la democrazia" risponde però il ministro a chi le chiede se si senta minacciata dagli attacchi della Lega Nord. E interviene anche il governatore della Regione Lombardia Roberto Maroni, che a Sky TG24 afferma: "Contestare non è razzismo" (VIDEO). Il neoeletto segretario del Carroccio Matteo Salvini, invece, replica a chi in queste ore avanza l'ipotesi del sequestro de la Padania: "E' fascismo". Si è rivelato invece un falso allarme la lettera sospetta indirizzata al ministro Kyenge che è stata recapitata oggi a Palazzo Chigi.

Kyenge: "A essere minacciata è la democrazia" - "Siamo di fronte a una strumentalizzazione. Prima di tutto 'La Padania' pubblica un'agenda che non rappresenta tutta l'attività istituzionale, non rappresenta tutta l'attività di un ministro, ma ne sceglie una parte con uno scopo ben preciso. E' proprio per questo che io sto ripetendo che la politica si deve alzare tutta, perché qui è in pericolo la democrazia" così Cecile Kyenge alza la voce e, ospite di Agorà su RaiTre, chiede: "Dovremo utilizzare bene gli strumenti democratici che ci offre l'Italia e l'Europa, altrimenti non stiamo facendo un dispetto ma stiamo uccidendo la democrazia".
Il ministro per l'Integrazione replica alla Lega che la qualifica come ministro alla "negritudine" rivendicando di essere "un ministro della Repubblica Italiana, un ministro per tutti i cittadini italiani, per tutte le persone che risiedono in Italia e rispondo alle leggi della Repubblica Italiana".

Maroni: dov'è il problema? - Ma a Sky TG24 Roberto Maroni precisa: "Non capisco dove sia il problema. Non capisco perché contestare il ministro Kyenge sia razzismo e contestare il presidente Maroni sia invece un atto di grande democrazia. Questo doppio pesismo mi infastidisce molto. Noi contrastiamo le proposte assolutamente sbagliate del governo e del ministro Kyenge, in democrazia si può fare. O sbaglio?" (VIDEO)

Bagarre in aula - Nel pomeriggio si registra anche una protesta dei leghisti nell'aula del Senato. Il senatore del Carroccio Jonny Crosio sta ultimando il suo intervento quando mostra una copia della 'Padania' ed urla: "Non toccate la Padania o scateniamo l'inferno". I suoi colleghi lo imitano e sventolano una copia del quotidiano. A quel punto i commessi di Palazzo Madama strappano i giornali dalle mani dei leghisti. Crosio non demorde ed ammonisce ancora la maggioranza: "Non toccate la Padania".Protestano Pd e Sc fin quando non torna la calma.

Polemica per una battuta infelice della Santelli - Nella giornata di mercoledì 15 gennaio è scoppiata anche una polemica in seguito a una frase della deputata di Forza Italia Jole Santelli. "I neri? Hanno la fortuna di non doversi truccare come noi. Quindi sono più fortunati”, ha detto l’onorevole nel corso della trasmissione Agorà mentre stava parlando di immigrazione e del ministro Kyenge, che seguiva in collegamento il dibattito. Santelli ha poi risposto così alle polemiche: "Mi sembra oggettivamente un'inutile strumentalizzazione lo sdegno a scoppio ritardato su una frase estrapolata dal contesto e di significato opposto a quello che si vuol fare apparire. Nessuno durante la trasmissione e dopo nei commenti successivi ha dato alcuna valenza negativa alle mie parole. Questa strumentalizzazione è vero razzismo".

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