Legge elettorale, Berlusconi chiede premio di governabilità

Politica

Il Cavaliere interviene telefonicamente con un club di Forza Italia: "Puntiamo ad avere la maggioranza in Parlamento". Fa discutere la sua intenzione di candidarsi alle Europee. Cuperlo: "La sua parabola è conclusa"

"Con il premio di governabilità del 15% noi puntiamo ad avere da soli la maggioranza in Parlamento e fare quello di cui l'Italia ha bisogno". Lo ha detto Silvio Berlusconi, in un collegamento telefonico con il Club 'Forza Silvio 2.0' di Forlì. L'ex premier ha parlato anche dei magistrati: "Dipendono, per il loro lavoro e per i loro ruoli, da Magistratura Democratica".

Berlusconi: "20% degli elettori del M5S sono delusi" - Berlusconi ha poi parlato delle prossime elezioni: "Abbiamo commissionato un sondaggio che dimostrerebbe che il 20% degli elettori del Movimento 5 Stelle sono delusi dal comportamento dei loro parlamentari - ha detto -. Tra loro c'è disaffezione e quindi ci sono molte possibilità di far cambiare loro il voto convicendoli". Per Berlusconi poi "un 40% degli elettori non ha intenzione di votare perché delusa, disgustata da questa politica". Infine su Forza Italia: "C'è bisogno - ha spiegato - di tanti italiani che costruiscano i club, che facciano i difensori del voto, i missionari azzurri, dobbiamo fare una campagna porta a porta".

Alfano: "Politicamente Berlusconi è candidabile, giuridicamente non lo so"
- Continua intanto a far discutere l' intenzione del Cavaliere di candidarsi alle prossime elezione europee, candidatura che però gli sarebbe preclusa in seguito alla condanna per la compravendita di diritti tv Mediaset. Sulla sua candidabilità si è espresso il suo ex delfino Angelino Alfano, secondo cui "politicamente lo è di certo, giuridicamente non compete a me dirlo, ma gli auguro di sì". Sulla legge elettorale invece il leader di Ncd ha spiegato che "l'obiettivo è quello di ottenere il più ampio consenso parlamentare". Alfano ha poi aggiunto che è "altrettanto evidente che se vi è un nucleo di sostenitori di questo governo che è d'accordo sul modello di sistema elettorale, è più facile che legge elettorale e governo vadano serenamente insieme e non diventino un ostacolo l'uno per l'altra". Riguardo a un possibile rimpasto Alfano ha affermato che "a noi nessuno ha posto sinora un problema di sedie o di poltrone".  "Siamo noi invece - ha aggiunto - a porre un problema di sistema che è quello del contratto di governo e di come fare ad aumentare l'occupazione in Italia e fare diminuire la disoccupazione.



Cuperlo: "Parabola Berlusconi giunta a conclusione" - Anche Gianni Cuperlo ha commentato l'intenzione di Berlusconi di presentarsi alle Europee.  Il Cavaliere "ha raggiunto la sua  naturale evoluzione e conclusione, dopodiché non c'è nessuna  sottovalutazione, conosciamo la natura della persona e del suo  carattere di combattente ma saranno cose che si spicceranno dall'altra parte" ha affermato il presidente del Pd. Per quanto riguarda la riforma elettorale, invece, si è detto convinto che in termini di metodo sia giusto partire da un rapporto con le forze di maggioranza che sostengono il governo, dopodiché è giustissimo allargare la discussione a tutte le forze parlamentari. "Sul merito - ha spiegato - resto dell'idea che la soluzione più utile per il paese possa essere il doppio turno di coalizione".

Cuperlo: "Riforma elettorale approda in aula il 27 gennaio"
- "Sarebbe auspicabile che la legge elettorale fosse votata da tutto il parlamento - ha poi continuato Cuperlo - L'impegno da parte nostra è assoluto, l'abbiamo detto con chiarezza come partito che vogliamo rispettare i tempi che ci siamo dati: il 27 gennaio l'approdo in aula". "Io sono ottimista - ha infine aggiunto - e credo che questa sia la volta buona anche perché davvero non ci è dato di mancare a questo appuntamento perche' davvero metteremmo in discussione in modo quasi drammatico il rapporto di fiducia tra politica, istituzioni e opinione pubblica".

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