Il piano del segretario Pd: contratto di inserimento a tutele crescenti e assegno universale per chi perde il lavoro. Il commissario europeo: "Sembra andare nella giusta direzione". Ma Giovannini: "Richiede forti investimenti". Alfano: "Vecchia zuppa"
Le parole di Andor non sono le sole ad arrivare sul tema. Mentre, slitta l'incontro tra il segretario Pd e il presidente del Consiglio Enrico Letta, il jobs act resta infatti il tema caldo.
Nella giornata di mercoledì 8 gennaio il sindaco di Firenze ha presentato le sue proposte per il lavoro, il cosiddetto Jobs Act (dalla semplificazione e la riduzione dei contratti a una legge sulla rappresentanza sindacale: le misure), che come spiega lui stesso “entro 8 mesi” dovrà essere operativo, con al centro del piano un contratto di inserimento a tempo indeterminato a tutele crescenti e l'assegno di disoccupazione.
Il #jobsact è bozza che sarà definita il 16 gen e poi diverrà doc tecnico. Gradite idee, critiche, commenti. Email matteo@matteorenzi.it
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 9 Gennaio 2014
Letta attende direzione Pd del 16 gennaio - Il leader Pd rivendica come un "cambio di verso" il dietrofront del governo sulla detrazione di 150 euro ai professori. In realtà il premier si era accorto, a quanto si apprende, che il prelievo era un errore da correggere al più presto. Ma in questo periodo il presidente del Consiglio, più che alle polemiche, sembra interessato a chiudere al meglio gli impegni di governo per il 2014, riuscendo a coinvolgere tutti i partner di maggioranza a partire da Matteo Renzi. Per questo Letta aspetta di conoscere il piano lavoro, ancora in forma di bozza prima dell'ok della direzione del Pd del 16 gennaio.Gli incontri Letta-Giovannini - Il premier, d'altra parte, non ha intenzione di fare solo da arbitro tra le richieste di Renzi e Alfano. In questi giorni sono frequenti gli incontri con il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, come con gli altri ministri per altri dossier, per mettere a punto, se non un contro-piano, almeno una serie di misure da amalgamare con il "jobs act". E tra queste, a quanto si apprende, si prevedono il potenziamento dei servizi per l'impiego, come chiede anche il sindaco di Firenze, l'aumento delle tutele con l'obiettivo di introdurre un sostegno di inclusione attiva e una semplificazione normativa per fare ordine nei contratti.
Bonanni (Cisl): "Jobs Act ci convince" - Il piano del lavoro di Matteo Renzi convince la Cisl. E' il segretario generale della confederazione di via Po, dai microfoni di Sky TG24, a commentare positivamente la proposta che il neo segretario Pd si appresta a girare alle forze politiche. "Siamo tendenzialmente favorevoli perché l'idea di dare forza ad un solo contratto eliminando tutti i contratti civetta, tipo le false partite Iva che servono solo a pagare meno i giovani, ci convince", dice.
Camusso: "Avremmo sperato in ambizione diversa" - Di tenore diverso la reazione di Susanna Camusso: "La Cgil ha iniziato a vedere le proposte del cosiddetto job act: avremmo sperato in una maggior ambizione, a partire ad esempio dalla creazione del lavoro o dalle risorse, penso alla patrimoniale, ma è già importante che il tema del lavoro sia tornato al centro".
Quagliariello a Sky TG24: Jobs Act? Finalmente lavoro diventa priorità
Giovannini: “Proposta Renzi richiede investimenti” - Anche il ministro del Lavoro Giovannini ha parlato della proposta di Renzi: “Non è nuova, ma va dettagliata meglio". "C'è poi da dire – ha aggiunto il ministro – che molte delle proposte presentate da Renzi in questa lista prevedono investimenti consistenti".
Alfano: "E' la stessa vecchia zuppa" - Critico il vicepremier Angelino Alfano. "In questo momento siamo alle perifrasi, è la stessa zuppa di sempre il jobs act e lo dimostra l'apertura da parte della Cgil" ha detto alla presentazione del libro-manifesto di Ncd.