In un'intervista al Fatto quotidiano, il segretario del Pd si rivolge al M5S: "Alcune battaglie possono essere portate a termine solo se i cittadini pentastellati fanno accordi". E propone un'intesa per superare il bicameralismo perfetto. VIDEO
Per il segretario democratico, "Grillo da solo non può far niente, perché mancano i numeri. Non è colpa sua, è la politica. Alcune battaglie - anche sacrosante - del M5S possono essere portate a termine solo se i cittadini pentastellati fanno accordi. Limitati, circoscritti, in streaming, dal notaio, in piazza, al bar, come vogliono: ma accordi. Da soli si fa testimonianza, ma non si cambia l'Italia", mette in guardia Renzi.
"Per i parlamentari Cinque Stelle il 2014 sarà l'anno chiave, quello in cui devono decidere se cambiare forma mentis - sottolinea il sindaco di Firenze - ci sono quelli che credono alle scie chimiche e ai microchip nel cervello, e questi fanno ridere, ma sta anche nascendo un gruppo dirigente molto interessante". "Se però si limitano a protestare - incalza - il massimo che possono fare è rinunciare al finanziamento pubblico per 42 milioni. Un atto di grande efficacia mediatica, ma per l'appunto soltanto 42 milioni".
Renzi riconosce anche quanto fatto finora dai pentastellati: "La vecchia guarda dei nostri li ha trattati come dei parvenu della politica, quasi incapaci di intendere e di volere. Io non la penso così: molti di loro stanno imparando il mestiere. Su alcuni temi hanno fatto cose giuste, sul Milleproroghe, sugli affitti d'oro della Camera. Ma le loro posizioni - rimarca - sono passate solo perché qualcuno del Pd ha deciso che bisognava andare in quella direzione, in altri casi l'iniziativa è stata nostra, come per bloccare l'emendamento sulle slot machine". Dunque di "accordi seri, trasparenti, alla luce del sole, non si può fare a meno".
Per il segretario Pd i democratici dovrebbero lavorare insieme soprattutto sulla trasformazione del Senato in Camera delle autonomie locali. Basterebbe un sì dei senatori Cinque Stelle e cambieremmo la storia italiana. Ma loro nicchiano, chissà perché". Come procedere? "Una parte del Pd e tutto Ncd dicono: non possiamo abolire il Senato, facciamo una elezione di secondo grado. Io la penso diversamente - illustra Renzi - se sei presidente di una Regione o sindaco, sei automaticamente senatore, senza indennità aggiuntive. E in Senato puoi esprimere il tuo parere solo sulle materie, quelle che riguardano gli enti locali. Finisce il bicameralismo perfetto e macchina burocratica drasticamente semplificata. Non capisco come Grillo possa dire di no: chiedere l'abolizione tout court del Senato e' il modo migliore per non ottenere nulla".
Nella mattina del 2 gennaio poi su Twitter Renzi torna a sollecitare un'azione rapide della politica e annuncia nuove proposte del Pd:
Primo giorno di lavoro del nuovo anno. Non c'è tempo da perdere: oggi presentiamo alcune proposte del @pdnetwork #enews #lavoltabuona
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 2 Gennaio 2014