Il segretario del Pd però avverte il governo: “Deve cambiare passo”. E poi torna a spingere sulla legge elettorale: “A gennaio parte l'offensiva”. Alfano: “Nessuna alleanza con i democratici, nel 2015 torneremo a dividerci”
Il leader del Pd dice: "Il nodo non è il rimpasto, né aggiungere o togliere ministri" ma "i temi su cui ho vinto l'8 dicembre, devono fare parte del patto di governo perché la mia proposta è stata votata da tre milioni di persone". Di Letta e Alfano, tra l'altro, Renzi dice: "Non sono come loro, io ho la legittimazione popolare delle primarie. Posso ragionarci, ma non accetto di essere il terzo gemello".
Alfano: "Nessuna alleanza strategica col Pd" - Intanto il leader di Nuovo centrodestra e vicepremier Angelino Alfano replica dalle colonne di Libero e spiega che "con il Pd noi non abbiamo alcuna alleanza strategica. In comune abbiamo solo il 2014. Firmiamo il contratto di governo, scriviamo le regole e nel 2015 torneremo a dividerci. Non siamo alle minacce, ma se qualcuno ritiene di poterci creare imbarazzo proponendo cambiamenti rapidi della riforma elettorale o del bicameralismo, sappia che noi saremo quelli che spingeranno di più per realizzare queste riforme".
Giocheremo la nostra partita senza timidezza, proponendo sistema elettorale più appetibile:il “sindaco d`Italia” http://t.co/1Y0iRlBEZU st
— Angelino Alfano (@angealfa) 31 Dicembre 2013