Napolitano: "Ue cambi rotta e si impegni per l'occupazione"
PoliticaDopo le nuove critiche del commissario Rehn alla legge di stabilità, il capo dello Stato ribadisce che l'Italia può dirsi "soddisfatta e orgogliosa per lo sforzo di risanamento della finanza pubblica". Letta: "I nostri conti sono in ordine"
L'Italia può dirsi "soddisfatta e orgogliosa per lo sforzo di risanamento della finanza pubblica". A dirlo il presidente della Repubblica Napolitano secondo il quale "a livello delle istituzioni europee si impone una correzione di rotta e un impegno nuovo per promuovere la crescita e l'occupazione". Le parole di Napolitano arrivano nel giorno in cui il commissario europeo per gli Affari economici, Olli Rehn, dalle colonne de la Repubblica, ha nuovamente manifestato scetticismo verso la legge di stabilità, perché non opera un aggiustamento strutturale dei conti pubblici tale da consentire una tangibile riduzione del debito pubblico. Secondo Rehn l'Italia, come la Francia, è "indietro rispetto agli altri Paesi europei" nelle riforme "per ripristinare la competitività".
Napolitano: "Dare spazio a sviluppo del Sud Europa" - "Noi sappiamo - ha detto Napolitano, dopo la visita al Quirinale del presidente croato, Ivo Josipovic - che il deficit/Pil e debito/Pil hanno a che fare con tutti i due lati del rapporto e se da un lato siamo soddisfatti e orgogliosamente consapevoli dello sforzo compiuto per risanare la finanza pubblica, dall'altro il rapporto deficit/Pil è influenzato fatalmente dalla mancata crescita causata dalla crisi e dai suoi effetti recessivi che perdurano. Speriamo che presto sia doppiato il capo della recessione e si giunga a una fase di crescita". "Opereremo - ha aggiunto - nel senso di dare nelle politiche europee lo spazio che meritano i problemi dello sviluppo dell'aerea del Sud Europa".
Letta: "Rehn non può parlare di scetticismo" - A Olli Rehn ha replicato anche il premier Letta: da commissario Ue, ha detto Letta, deve "essere garante dei Trattati europei" e lì "la parola scetticismo non c'è: quindi non può permettersi di esprimere un concetto di scetticismo" a proposito dell'Italia, "deve parlare di stabilità , equilibro finanziario". "Al commissario - ha aggiunto - dico che i nostri conti sono in ordine e solo l'Italia e la Germania hanno da tre anni il rapporto deficit-pil sotto il 3%".
Saccomanni: "Da Ue nessuna richiesta di misure correttive" - Getta acqua sul fuoco, a proposito delle parole di Rehn, invece il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni. "Non c'è nulla di nuovo in quello che ha detto Olli Rehn, non c'è stata alcuna richiesta di misure correttive" da parte della Ue.
Napolitano: "Dare spazio a sviluppo del Sud Europa" - "Noi sappiamo - ha detto Napolitano, dopo la visita al Quirinale del presidente croato, Ivo Josipovic - che il deficit/Pil e debito/Pil hanno a che fare con tutti i due lati del rapporto e se da un lato siamo soddisfatti e orgogliosamente consapevoli dello sforzo compiuto per risanare la finanza pubblica, dall'altro il rapporto deficit/Pil è influenzato fatalmente dalla mancata crescita causata dalla crisi e dai suoi effetti recessivi che perdurano. Speriamo che presto sia doppiato il capo della recessione e si giunga a una fase di crescita". "Opereremo - ha aggiunto - nel senso di dare nelle politiche europee lo spazio che meritano i problemi dello sviluppo dell'aerea del Sud Europa".
Letta: "Rehn non può parlare di scetticismo" - A Olli Rehn ha replicato anche il premier Letta: da commissario Ue, ha detto Letta, deve "essere garante dei Trattati europei" e lì "la parola scetticismo non c'è: quindi non può permettersi di esprimere un concetto di scetticismo" a proposito dell'Italia, "deve parlare di stabilità , equilibro finanziario". "Al commissario - ha aggiunto - dico che i nostri conti sono in ordine e solo l'Italia e la Germania hanno da tre anni il rapporto deficit-pil sotto il 3%".
Saccomanni: "Da Ue nessuna richiesta di misure correttive" - Getta acqua sul fuoco, a proposito delle parole di Rehn, invece il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni. "Non c'è nulla di nuovo in quello che ha detto Olli Rehn, non c'è stata alcuna richiesta di misure correttive" da parte della Ue.