Dopo il voto a Palazzo Madama, l'Associazione nazionale magistrati respinge le accuse del Cavaliere: "Inaccettabili". Renzi chiede un cambio di passo all'esecutivo. Alfano: "Ncd determinante per la vita del governo". AGGIORNAMENTI
La rabbia dei suoi elettori, il dolore dei suoi figli la soddisfazione "per l'applicazione di una legge" da parte dei suoi avversari politici, la ferma indignazione dell'Anm. Il giorno dopo il voto sulla decadenza che ha estromesso Silvio Berlusconi dal Senato (timeline interattiva) sono numerose le reazioni, non solo politiche (lo storify).
E' lo stesso premier a tornare a commentare la sua uscita di scena parlamentare con una breve lettera sul Tempo parlando di "una persecuzione che non ha precedenti nella storia perché non c’è un altro leader dell’opposizione di un Paese democratico che ha subito quello che ho dovuto subire io".
Di tutt'altro tenore i commenti degli avversari politici del senatore decaduto. Da una parte Epifani, che parla di "una semplice applicazione di una legge", dall'altra il sindaco di Firenze Matteo Renzi, tra i candidati alla segreteria Pd (venerdì alle 21 su Sky TG24 il confronto) che sostiene che il governo delle larghe intese debba segnare una svolta e promette che il Pd lo incalzerà. E arriva anche la dura reazione dell'Associazione nazionale magistrati alle dichiarazioni delle ore scorse di Berlusconi: "Ogni dichiarazione che evochi accostamenti e fra Magistratura Democratica e le Brigate Rosse è una inaccettabili mistificazione, offensiva per Md e per l'intera magistratura".
Intanto sulla vita del governo dopo l'uscita dalla maggioranza di Forza Italia interviene il leader di Ncd Angelino Alfano: "Abbiamo i numeri per tenere in vita il governo, ma anche viceversa". Sui prossimi passi dell'esecutivo il capo dello Stato ha ricevuto al Quirinale i ministri Franceschini e Quagliariello. Al Colle nel pomeriggio anche una delegazione di Forza Italia. Polemica di Formigoni contro i sottosegretari di Forza Italia che ancora non hanno lasciato il loro posto.
Gli aggiornamenti in tempo reale:
E' lo stesso premier a tornare a commentare la sua uscita di scena parlamentare con una breve lettera sul Tempo parlando di "una persecuzione che non ha precedenti nella storia perché non c’è un altro leader dell’opposizione di un Paese democratico che ha subito quello che ho dovuto subire io".
Di tutt'altro tenore i commenti degli avversari politici del senatore decaduto. Da una parte Epifani, che parla di "una semplice applicazione di una legge", dall'altra il sindaco di Firenze Matteo Renzi, tra i candidati alla segreteria Pd (venerdì alle 21 su Sky TG24 il confronto) che sostiene che il governo delle larghe intese debba segnare una svolta e promette che il Pd lo incalzerà. E arriva anche la dura reazione dell'Associazione nazionale magistrati alle dichiarazioni delle ore scorse di Berlusconi: "Ogni dichiarazione che evochi accostamenti e fra Magistratura Democratica e le Brigate Rosse è una inaccettabili mistificazione, offensiva per Md e per l'intera magistratura".
Intanto sulla vita del governo dopo l'uscita dalla maggioranza di Forza Italia interviene il leader di Ncd Angelino Alfano: "Abbiamo i numeri per tenere in vita il governo, ma anche viceversa". Sui prossimi passi dell'esecutivo il capo dello Stato ha ricevuto al Quirinale i ministri Franceschini e Quagliariello. Al Colle nel pomeriggio anche una delegazione di Forza Italia. Polemica di Formigoni contro i sottosegretari di Forza Italia che ancora non hanno lasciato il loro posto.
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