Il Papa al Colle. Napolitano: "In Italia clima avvelenato"

Politica

Visita di Bergoglio al Quirinale. Il capo dello Stato: "Colpiti dall'assenza di ogni dogmatismo, con lui dialogo senza precedenti tra credenti e non". Il Pontefice: "Qui le mie radici, vi auguro di trovare creatività e concordia per uscire dalla crisi"

Prima visita al Quirinale di Papa Francesco. Giovedì 14 novembre Bergoglio ha incontrato (FOTO - VIDEO)(in una visita all'insegna della semplicità) il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, con il qualeha avuto un colloquio privato (guarda il video dell'arrivo al Colle del Pontefice).  Subito dopo, nella Sala degli arazzi, lo scambio dei doni e ancora dopo l'incontro del Papa con i presidenti di Senato, Camera e Corte Costituzionale. Il Papa poi, nella cappella dell'Annunziata, si è raccolto per qualche minuto in preghiera.

Napolitano: "In Italia clima avvelenato" - "Genuina vicinanza e affetto": così Giorgio Napolitano, durante il suo discorso ufficiale, ha definito i sentimenti suscitati da Papa Francesco nell'altra sponda del Tevere fin dal primo giorno del Pontificato. Parlando dell'Italia, invece, Napolitano ha parlato di un paese che vive una "faticosa quotidianità, dominata dalla tumultuosa pressione e dalla gravità dei problemi del paese e stravolta da esasperazioni di parte in un clima avvelenato e destabilizzante".

Napolitano: "Colpiti da sua assenza di dogmi"
- "A tutti, credenti e non credenti, è giunta attraverso semplici e forti parole la sua concezione della Chiesa e della fede. Ci ha colpito l'assenza di ogni dogmatismo, la presa di distanze da posizioni 'non sfiorate da un margine di incertezza', il richiamo a quel 'lasciare spazio al dubbio' proprio delle grandi guide del popolo di Dio" ha detto Napolitano rivolgendosi a Papa Francesco.
Con il pontificato di Francesco, ha continuato, "vediamo profilarsi nuove prospettive di quel 'dialogo con tutti, anche i più lontani e gli avversari'" che lo stesso Papa "ha sollecitato e che costituisce l'orizzonte più vasto - ben oltre il contesto dei rapporti tra Chiesa e Stato - a cui oggi si deve necessariamente tendere". 

Napolitano: "Politica si liberi da piaga corruzione"
– “Credo che la politica possa trarre uno stimolo nuovo dal suo messaggio e dalle sue parole", ha detto ancora Napolitano rivolgendosi a Papa Francesco che ha definito artefice di "un dialogo senza precedenti per ampiezza e profondità tra credenti e non credenti". "Esposta com'è non solo a fondate critiche ma ad attacchi distruttivi" per Napolitano la politica ha bisogno di recuperare rispetto e partecipazione "liberandosi dalla piaga della corruzione e dai meschini particolarismi".

Papa Francesco: "Più sforzi per uscire dalla crisi" -
Bergoglio nel suo discorso si è rivolto a tutti gli italiani, definendosi italiano anche lui: "Vorrei idealmente bussare alla porta di ogni abitante di questo Paese, dove si trovano le radici della mia famiglia terrena, e offrire a tutti la parola risanatrice e sempre nuova del Vangelo".
Di fronte alla crisi economica che "fatica a essere superata" e che "tra gli effetti più dolorosi" ha "l'insufficiente disponibilità di lavoro", "è necessario moltiplicare gli sforzi per alleviarne le conseguenze e per cogliere e irrobustire ogni segno di ripresa", ha detto Papa Francesco nel suo discorso al Quirinale.
L'Italia "attingendo dal suo ricco patrimonio di valori civili e spirituali, sappia nuovamente trovare la creatività e la concordia necessarie al suo armonioso sviluppo, a promuovere il bene comune e la dignità di ogni persona, e ad offrire nel consesso internazionale il suo contributo per la pace e la giustizia".

Bergoglio: "Impresse nella mia mente immagini Lampedusa" -
"Sono impresse nella mia mente le prime visite pastorali che ho potuto compiere in Italia. A Lampedusa, anzitutto, dove ho incontrato da vicino (FOTO) la sofferenza di coloro che, a causa delle guerre o della miseria, si avviano verso l'emigrazione in condizioni spesso disperate; e dove ho visto l'encomiabile testimonianza di solidarietà di tanti che si prodigano nell'opera di accoglienza" ha continuato il Pontefice. “Ricordo poi - ha aggiunto Bergoglio - la visita a Cagliari, per pregare davanti alla Madonna di Bonaria; e quella ad Assisi, per venerare il Santo che dell'Italia è patrono e di cui ho preso il nome. Anche in questi luoghi ho toccato con mano le ferite che affliggono oggi tanta gente".

Sesto Pontefice a far visita al Quirinale
- Papa Francesco è il sesto Pontefice dal giorno dell'Unità d'Italia (il quinto dalla nascita della Repubblica) a far visita al Palazzo che fu in antico residenza dei suoi predecessori, quando ancora erano re. Pio IX, che non aveva gradito la Breccia di Porta Pia, aveva lasciato il Quirinale portandosi via la chiave del portone, per aprire il quale ci volle l'intervento del fabbro e la certificazione del notaio. Ne seguirono quasi settant'anni di gelo, ufficialmente finiti solo quando Pio XII, il 28 dicembre 1939, tornò a varcare quello stesso portone.

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