Legge di stabilità, presentati oltre 3000 emendamenti

Politica

La maggior parte delle richieste di modifica della manovra arrivano dai partiti di maggioranza. E' scontro tra Pdl e Pd per la proposta sulla vendita delle spiagge. D'Alì (Pdl) a Sky TG24: "Trincea ambientalista blocca lo sviluppo"

E' pioggia di emendamenti sulla legge di stabilità. In Commissione Bilancio le richieste di modifica alla manovra sono ben 3903, di cui ben 2190 presentate proprio dai partiti che compongono la maggioranza di governo. Quelli dell'opposizione (M5S, Lega e Misto-Sel) sono "solo" 903.

Santini (Pd): "Abbatteremo gli emendamenti"
- Un numero così alto di richieste che Giorgio Santini, capogruppo del Pd in Commissione Bilancio al Senato ha annunciato che i democratici si faranno carico di "abbattere" il numero degli emendamenti. "Abbiamo ben chiare quali sono le priorità e su quelle concentreremo la nostra attenzione", spiega ancora riconoscendo che il Pd ha presentato un numero "molto consistente di  emendamenti". "Abbiamo cercato di accogliere e di rispondere a tutte le  esigenze emerse. In molti casi si tratta di emendamenti personali di singoli senatori. E' evidente che durante i lavori di commissione come Pd ci faremo carico di abbattere il numero di questi emendamenti", ribadisce.

L'intervento integrale del senatore D'Alì a Sky TG24:



Scontro sulle spiagge - Uno degli emendamenti che ha fatto maggiormente discutere, creando l'ennesimo solco tra Pd e Pdl, è quello presentato da alcuni senatori del Centrodestra e che riguarda  l'allungamento delle concessioni demaniali delle spiagge e la vendita delle infrastrutture balneari cedibili (spazi per bar, palestre, piscine solitamente antistanti alla spiaggia vera e propria). "La proposta di vendere le nostre  spiagge è impresentabile e offende la dignità del Paese. Aspettiamo  solo che qualche emulo di Totò proponga di vendere la Fontana di Trevi" ha commentato Ermete Realacci del Pd, presidente della Commissione Ambiente della Camera. Alle sue parole risponde, intervenendo a Sky TG24 uno dei firmatari del provvedimento, il senatore Antonio D'Alì del Pdl: "Molto spesso sulla trincea dell'impresentabilità fatta dagli ambientalisti si sono arenate politiche di sviluppo economico del nostro Paese". "Bisogna trovare una giusta contemperazione tra chi vuole fare impresa e turismo e chi vuole solamente bloccarla", aggiunge D'Alì che sottolinea: "Abbiamo tutti presente il problema degli abusi edilizi ma abbiamo anche presente che sulla trincea del fondamentalismo non si risolvono i problemi ma si aggravano. Certamente gli oltraggi e gli abusi vanno eliminati, ma noi vogliamo incentivare l'investimenti".

Inizia la settimana di mobilitazione dei sindacati - Con la prossima settimana entra nel vivo anche la mobilitazione unitaria, promossa da Cgil, Cisl e Uil, per  cambiare la legge di Stabilità. Secondo quanto si legge in una nota,  a partire da lunedì 11 novembre, e fino a venerdì 15, tutte le  province d'Italia saranno interessate dallo sciopero nazionale  proclamato dai sindacati confederali lo scorso 21 ottobre contro la ex legge Finanziaria. Un programma intenso, fatto di quattro ore di  sciopero che coinvolgeranno i lavoratori di tutti i settori e che si  articoleranno a livello territoriale, con decine di iniziative in  programma nei prossimi giorni. Parallelamente alle iniziative di protesta, sempre dalla prossima settimana prenderanno il via gli incontri tra i leader  di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi  Angeletti, con i gruppi parlamentari. Incontri richiesti dagli stessi sindacati per 'formalizzare' le critiche alla legge di stabilità e sostenere le ragioni, nonché le proposte, per un cambiamento  necessario al provvedimento Al momento il quadro della mobilitazione che partira' lunedi'  prossimo - al termine della quale una riunione degli organismi unitari di Cgil, Cisl e Uil valutera' i risultati ottenuti ed eventuali nuove  iniziative da mettere in campo - prevede che in tutte le regioni i  lavoratori si fermeranno per 4 ore, con alcune eccezioni territoriali  dove la fermata sara' di 8 ore. Decine le manifestazioni in programma  a partire da inizio settimana per arrivare a venerdi' quando, a  Milano, il leader della Cgil, Susanna Camusso, partecipera' alla  manifestazione promossa dai sindacati confederali del capoluogo  lombardo in piazza della Scala a partire dalle ore 9.30.

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