Pdl, Quagliariello: battaglia Berlusconi non ricada su paese

Politica

Partito in fibrillazione dopo l’annuncio dell’azzeramento delle cariche e il rilancio di Forza Italia. Esulta Santanché. Il ministro per le Riforme: “Ok a confronto, ma crisi di governo ora sarebbe devastante”.  Schifani: “Nessuna maschera da buttare”

“Berlusconi va difeso, ma la sua battaglia non deve ricadere sul paese”. Le parole del ministro Quagliariello a Sky TG24 fissano un punto sulla diaspora che si sta aprendo, o si è già aperta, nel Pdl. Dopo l’azzeramento degli incarichi deciso da Berlusconi e il lancio della nuova Forza Italia (il passaggio decisivo ci sarà comunque l’8 dicembre con il consiglio nazionale), la “spaccatura” nel partito sembra ancora più evidente.
All’ufficio di presidenza, convocato quasi a sorpresa venerdì 25 ottobre, non si sono presentati infatti né Alfano né i ministri Pdl del governo Letta. Insomma, la parte governativa del Pdl (quella che “vinto” la prima battaglia della fiducia al governo Letta) non sembra disposta a far saltare il banco.
“Nel centrodestra c’è spazio per un confronto – sostiene Gaetano Quagliariello – noi stiamo tutti nel centrodestra e ci stiamo con tutti e due i piedi e con il cuore”.

Quagliariello: “Devastante aprire crisi adesso” - "Noi pensiamo che Berlusconi, che in questi anni ha subito una vera e propria persecuzione giudiziaria, vada difeso non scaricando la tensione sul Paese ma coniugando questo problema con la necessità di riforme essenziali anche di quella, dirimente, della giustizia". In altre parole nel Pdl "il nodo da sciogliere" è il rapporto con il governo: "io credo che aprire una crisi in questo momento sarebbe devastante, altri pensano che il governo non sta facendo il bene del Paese".

L'intervista integrale:


Schifani: "Non ho nessuna maschera da buttare" - Intanto, risponde a una polemica del Giornale, quotidiano della famiglia Berlusconi, Renato Schifani (presidente dei senatori Pdl che ha deciso di disertare l’ufficio di presidenza): “Sono sereno con me stesso, non ho nessuna maschera da buttare (riferimento appunto al titolo del Giornale, ndr). Ho detto già ieri che condividevo l'oggetto dell'ufficio di presidenza del Pdl, ma che preferivo lavorare per l'unità del partito in vista del Consiglio nazionale".

Il tweet di Formigoni, anche lui assente all'Ufficio di presidenza Pdl:
Santanché: “Una forza è tornata più motivata che mai” – Soddisfatta invece del ritorno a Forza Italia è Daniela Santanché, una dei cosiddetti “falchi” del partito: “Da ieri gli elettori liberali di centrodestra hanno una certezza: una forza orgogliosa è tornata più motivata che mai a difendere i valori della giustizia giusta, della libertà di impresa, della competitività, dello sviluppo, della ricrescita. Silvio Berlusconi leader di Forza Italia è l'unico antidoto allo sconfittismo depressivo di una sinistra che ad ogni male sembra conoscere un solo rimedio: le tasse".

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