Tre nomi del Pd (l'europarlamentare Francesca Barracciu, il sindaco di Sassari Ganau, il presidente della Provincia di Nuoro Deriu), l'outsider Andrea Murgia e il socialista Atzeni si candidano a sfidare Cappellacci. Si vota domenica 29 dalle 8 alle 20
di Giulia Floris
Il centrosinistra sardo chiama a raccolta i suoi elettori e sceglie, con le primarie di domenica 29 settembre, il candidato che correrà per sfilare la poltrona di governatore a Ugo Cappellacci, alle prossime elezioni regionali del 2014. Il presidente uscente ha infatti confermato l'intenzione di ripresentarsi, nonostante le spaccature sul suo nome all'interno del centrodestra, che potrebbero portare anche ad altre candidature.
Come si vota - Per le primarie del centrosinistra si vota domenica 29 settembre, dalle 8 alle 20, in circa 350 seggi allestiti in quasi tutti i comuni dell'Isola. Per essere ammessi al voto serve un documento di identità, la tessera elettorale e il contribuito di un almeno un euro. Oltre ai cittadini italiani in possesso dei requisiti previsti dalla legge per le elezioni, possono votare anche coloro che compiranno 16 anni entro il 29 settembre, i cittadini europei residenti in Italia e i cittadini extracomunitari con regolare permesso di soggiorno e carta d'identità.
I candidati - Cinque i candidati in ballo: tre esponenti del Pd, un socialista e un indipendente. A sfidarsi saranno l’europarlamentare democratica Francesca Barracciu (che tutti i pronostici danno per favorita e che ha beneficiato dell’endorsment dell'ex governatore Renato Soru), il sindaco Pd di Sassari Gianfranco Ganau (cui è andato il sostegno di 101 personalità della cultura come il jazzista Paolo Fresu), il presidente democratico della Provincia di Nuoro Roberto Deriu, l’outsider Andrea Murgia (indipendente anche se vicino al circolo Copernico Pd di Cagliari, che mira a presentarsi come il volto nuovo contro i nomi più vicini all’apparato) e il socialista Simone Atzeni.
La raccolta di firme - Primo banco di prova per i candidati è stata la raccolta di firme preliminari alla corsa delle primarie. Quasi 60mila quelle raggiunte in totale, Cinquemila la soglia necessaria per partecipare alla competizione. Francesca Barrucciu ha però di fatto raccolto oltre 24mila sottoscrizioni, 10mila le firme a sostegno di Deriue e Ganau, 8mila quelle raccolte per Andrea Murgia, oltre 5mila quelle per Atzeni.
Sinistra radicale grande assente - Grande assente alle primarie del centrosinistra, la sinistra radicale. Netta la presa di distanza di Sel, che fin dalla presentazione delle candidatura democratiche aveva denunciato, per bocca del deputato Michele Piras: "una competizione interna fra uomini e donne espressione del ceto politico di un solo partito, con un esito chiaramente già scritto negli accordi intercorsi fra le principali aree del Pd''.
Fuori dai giochi anche l’Idv, dato che Maurizio Piras (che aveva ufficializzato la sua candidatura l’8 agosto), non è riuscito a raccogliere le firme necessarie.
Ancora non è chiaro se Sel e Idv presenteranno delle candidature alternative, ma chiunque uscirà vincitore dalle primarie non dovrà vedersela solo col governatore uscente Cappellacci.
L'incognita Michela Murgia - Un nome che potrebbe erodere voti al centrosinistra è quello della scrittrice Michela Murgia, alla guida della coalizione Sardegna Possibile. La sua candidatura è nata nell’ambito del progetto indipendentista ProgRes e punta ai delusi di destra e sinistra come a chi, alle ultime politiche, ha votato Movimento 5 Stelle. Proprio coi grillini (che faranno una consultazione interna al movimento per scegliere il loro candidato) è sfumata l'ipotesi di un'alleanza e Sardegna Possibile mira a presentarsi come la vera alternativa alla politica tradizionale. "Alle prossime elezioni - si legge sul sito della coalizione - non sarete chiamati a scegliere tra destra e sinistra ma tra chi vi propone le sue divisioni, la sua ambiguità e giochi di potere e chi invece vi offre una proposta, una passione, la prospettiva di una Sardegna Possibile".
Il centrosinistra sardo chiama a raccolta i suoi elettori e sceglie, con le primarie di domenica 29 settembre, il candidato che correrà per sfilare la poltrona di governatore a Ugo Cappellacci, alle prossime elezioni regionali del 2014. Il presidente uscente ha infatti confermato l'intenzione di ripresentarsi, nonostante le spaccature sul suo nome all'interno del centrodestra, che potrebbero portare anche ad altre candidature.
Come si vota - Per le primarie del centrosinistra si vota domenica 29 settembre, dalle 8 alle 20, in circa 350 seggi allestiti in quasi tutti i comuni dell'Isola. Per essere ammessi al voto serve un documento di identità, la tessera elettorale e il contribuito di un almeno un euro. Oltre ai cittadini italiani in possesso dei requisiti previsti dalla legge per le elezioni, possono votare anche coloro che compiranno 16 anni entro il 29 settembre, i cittadini europei residenti in Italia e i cittadini extracomunitari con regolare permesso di soggiorno e carta d'identità.
I candidati - Cinque i candidati in ballo: tre esponenti del Pd, un socialista e un indipendente. A sfidarsi saranno l’europarlamentare democratica Francesca Barracciu (che tutti i pronostici danno per favorita e che ha beneficiato dell’endorsment dell'ex governatore Renato Soru), il sindaco Pd di Sassari Gianfranco Ganau (cui è andato il sostegno di 101 personalità della cultura come il jazzista Paolo Fresu), il presidente democratico della Provincia di Nuoro Roberto Deriu, l’outsider Andrea Murgia (indipendente anche se vicino al circolo Copernico Pd di Cagliari, che mira a presentarsi come il volto nuovo contro i nomi più vicini all’apparato) e il socialista Simone Atzeni.
La raccolta di firme - Primo banco di prova per i candidati è stata la raccolta di firme preliminari alla corsa delle primarie. Quasi 60mila quelle raggiunte in totale, Cinquemila la soglia necessaria per partecipare alla competizione. Francesca Barrucciu ha però di fatto raccolto oltre 24mila sottoscrizioni, 10mila le firme a sostegno di Deriue e Ganau, 8mila quelle raccolte per Andrea Murgia, oltre 5mila quelle per Atzeni.
Sinistra radicale grande assente - Grande assente alle primarie del centrosinistra, la sinistra radicale. Netta la presa di distanza di Sel, che fin dalla presentazione delle candidatura democratiche aveva denunciato, per bocca del deputato Michele Piras: "una competizione interna fra uomini e donne espressione del ceto politico di un solo partito, con un esito chiaramente già scritto negli accordi intercorsi fra le principali aree del Pd''.
Fuori dai giochi anche l’Idv, dato che Maurizio Piras (che aveva ufficializzato la sua candidatura l’8 agosto), non è riuscito a raccogliere le firme necessarie.
Ancora non è chiaro se Sel e Idv presenteranno delle candidature alternative, ma chiunque uscirà vincitore dalle primarie non dovrà vedersela solo col governatore uscente Cappellacci.
L'incognita Michela Murgia - Un nome che potrebbe erodere voti al centrosinistra è quello della scrittrice Michela Murgia, alla guida della coalizione Sardegna Possibile. La sua candidatura è nata nell’ambito del progetto indipendentista ProgRes e punta ai delusi di destra e sinistra come a chi, alle ultime politiche, ha votato Movimento 5 Stelle. Proprio coi grillini (che faranno una consultazione interna al movimento per scegliere il loro candidato) è sfumata l'ipotesi di un'alleanza e Sardegna Possibile mira a presentarsi come la vera alternativa alla politica tradizionale. "Alle prossime elezioni - si legge sul sito della coalizione - non sarete chiamati a scegliere tra destra e sinistra ma tra chi vi propone le sue divisioni, la sua ambiguità e giochi di potere e chi invece vi offre una proposta, una passione, la prospettiva di una Sardegna Possibile".