"Ho detto agli investitori internazionali di investire in Italia" afferma il premier da Wall Street. Su Telecom ribadisce: rete strategica, non vogliamo perderla. In serata riunione Pdl: si profilano le dimissioni di massa. GLI AGGIORNAMENTI
"Alla fine sono ottimista che la stabilità ci sarà". Parola del presidente del Consiglio Enrico Letta che ai microfoni di SkyTG24, a margine di una visita a Wall Street dove ha tenuto un discorso e aperto le contrattazioni della giornata suonano la tradizionale campanella, rassicura sulla tenuta del governo. "Ho incontrato tanti investitori internazionali, ho detto loro di investire in Italia e ho trovato grande disponibilità soprattutto perché presentiamo stabilità" ha aggiunto Letta, che sul caso Telecom aveva già affermato che si tratta "di una rete strategica che non vogliamo perdere".
Letta: io faccio la mia parte fino in fondo - "Io faccio la mia parte fino in fondo - precisa il presidente del Consiglio - . La gente guarda dall'estero all'Italia in maniera positiva, stiamo lavorando in questi mesi. Stiamo lavorando, stiamo mettendo cose in cantiere, stiamo facendo riforme che ho visto che sono state apprezzate soprattutto per la concretezza".
Investire in Italia, Paese giovane virtuso e credibile - Stabilità e credibilità, dunque. E' questo in estrema sintesi, come ribadito ai microfoni di SkyTG24, il messaggio che il presidente del Consiglio ha illustrato a Wall Street, incontrando una delegazione di operatori del New York Stock Exchange. Mentre sullo schermo scorrevano le "slides" sulle attività dell'esecutivo, Letta ha detto di essere venuto a "presentare la nuova Italia, un Paese importante per l'Europa e per tutto il mondo".
Obiettivo: 12 mesi di crescita - Letta ha ammesso che per l'Italia è "una questione di vita o di morte" avere bassi tassi interesse sul debito che solo la stabilità politica può garantire. "Oggi siamo al 4,5%, ma vorremmo scendere entro l'anno prossimo al 2%, questo è il motivo per cui sto insistendo sulla stabilità politica che per noi è cruciale". L'obiettivo, riassume, "è realizzare dodici mesi consecutivi di crescita, e per farlo dobbiamo continuare sulla strada del consolidamento fiscale". Una strada che passa anche dalla nomina di un commissario per la "spending review", che Letta ha annunciato per "i prossimi giorni" con l'obiettivo di toccare tutti i settori ma non la cultura, "il nostro petrolio".
Riunione Pdl: ipotesi di dimissioni di massa - Dalle ore 19 si sono riuniti alla Camera, presso la sala della Regina, i gruppi parlamentari del Pdl alla presenza di Silvio Berlusconi. In giornata i big del partito si sono incontrati a Palazzo Grazioli. Trapela l'ipotesi dimissioni di massa per tutti i parlamentari. In sostanza, fanno sapere fonti Pdl riportate dalle agenzie di stampa, se dovesse decadere Berlusconi, decadrebbe tutto il partito. Il possibile strappo è stato in parte confermato, secondo quanto riporta Repubblica.it da Maurizio Gasparri: "I parlamentari rimettono il mandato, i ministri restano nel governo. E' una questione che riguarda la nostra presenza in Parlamento".
Letta: io faccio la mia parte fino in fondo - "Io faccio la mia parte fino in fondo - precisa il presidente del Consiglio - . La gente guarda dall'estero all'Italia in maniera positiva, stiamo lavorando in questi mesi. Stiamo lavorando, stiamo mettendo cose in cantiere, stiamo facendo riforme che ho visto che sono state apprezzate soprattutto per la concretezza".
Investire in Italia, Paese giovane virtuso e credibile - Stabilità e credibilità, dunque. E' questo in estrema sintesi, come ribadito ai microfoni di SkyTG24, il messaggio che il presidente del Consiglio ha illustrato a Wall Street, incontrando una delegazione di operatori del New York Stock Exchange. Mentre sullo schermo scorrevano le "slides" sulle attività dell'esecutivo, Letta ha detto di essere venuto a "presentare la nuova Italia, un Paese importante per l'Europa e per tutto il mondo".
Obiettivo: 12 mesi di crescita - Letta ha ammesso che per l'Italia è "una questione di vita o di morte" avere bassi tassi interesse sul debito che solo la stabilità politica può garantire. "Oggi siamo al 4,5%, ma vorremmo scendere entro l'anno prossimo al 2%, questo è il motivo per cui sto insistendo sulla stabilità politica che per noi è cruciale". L'obiettivo, riassume, "è realizzare dodici mesi consecutivi di crescita, e per farlo dobbiamo continuare sulla strada del consolidamento fiscale". Una strada che passa anche dalla nomina di un commissario per la "spending review", che Letta ha annunciato per "i prossimi giorni" con l'obiettivo di toccare tutti i settori ma non la cultura, "il nostro petrolio".
Riunione Pdl: ipotesi di dimissioni di massa - Dalle ore 19 si sono riuniti alla Camera, presso la sala della Regina, i gruppi parlamentari del Pdl alla presenza di Silvio Berlusconi. In giornata i big del partito si sono incontrati a Palazzo Grazioli. Trapela l'ipotesi dimissioni di massa per tutti i parlamentari. In sostanza, fanno sapere fonti Pdl riportate dalle agenzie di stampa, se dovesse decadere Berlusconi, decadrebbe tutto il partito. Il possibile strappo è stato in parte confermato, secondo quanto riporta Repubblica.it da Maurizio Gasparri: "I parlamentari rimettono il mandato, i ministri restano nel governo. E' una questione che riguarda la nostra presenza in Parlamento".