Fassina: "No all'aumento Iva, lasciare Imu su case di lusso"

Politica

Il viceministro dell'Economia, ospite a L'Intervista con Maria Latella su SkyTG24, ammonisce: "Le elezioni potrebbero farci ricadere nella situazione del 2011 e portare a un commissariamento da parte della troika"

"Noi non vogliamo l'aumento dell'Iva, siamo convinti che vada evitato e bisogna fare delle scelte, perché da qui a fine anno abbiamo impegni che valgono quasi 6 miliardi di euro e bisogna scegliere: la riflessione che ho invitato a fare è non di aumentare l'Iva e se confermiamo l'eliminazione dell'Imu per il 90% delle famiglie e la lasciamo sul 10% delle abitazioni di maggior valore recuperiamo un miliardo per non aumentare l'Iva". A dirlo a SkyTG24 è Stefano Fassina, viceministro dell'Economia del Pd, ospite dello spazio di approfondimento del canale all news L'Intervista di Maria Latella.

Fassina a Brunetta: "Anziché minacciare aiuti a trovare coperture"
- Fassina risponde anche a Renato Brunetta, secondo cui se ci fosse l'aumento dell'Iva il governo cadrà.  "Il presidente Brunetta dà ultimatum un giorno sì e l'altro pure, ma fino a ora sono uscite tante chiacchiere, soluzioni fantasiose che non portano a niente", ha detto il viceministro dell'Economia. Brunetta, ha insistito, "presenti emendamento che indichi le risorse necessarie per evitare l'aumento dell'Iva, ma lo faccia validare dall'ufficio del bilancio, perché a chiacchiere è molto facile, e noi come Pd siamo pronti a esaminarlo. Noi la soluzione l'abbiamo messa sul tavolo".

"Elezioni ci porterebbero a situazione del 2011"
- Una eventuale crisi di governo ha ammonito Fassina, avrebbe conseguenze gravi per l'Italia. Un avvertimento che il viceministro ha riservato anche ai candidati alla segreteria del Pd, come Pippo Civati, che in questi giorni hanno parlato di possibili elezioni in primavera.  "Giocano al congresso del Pd come se avvenisse su Marte, chi auspica con disinvoltura le elezioni non è consapevole dei rischi", ha detto Fassina.  "Rischiamo molto molto seriamente di tornare alla situazione drammatica di novembre 2011 e rischiamo il commissariamento della troika. Dopo o anche prima delle elezioni", ha assicurato. Dunque "invito anche chi nel mio partito per esercizio congressuale si dedica ad attaccare un giorno sì e l'altro pure il governo a essere un po' più consapevole dei rischi", ha insistito.

"Fare di tutto per cambiare legge elettorale e fare legge di stabilità" - Nel caso in cui una crisi di governo fosse inevitabile, avverte Fassina, "dovremmo fare di tutto per far nascere un altro governo per fare la legge di Stabilità e la modifica della legge elettorale, sono due priorità irrinunciabili". Secondo Fassina, "ci dovrebbero stare tutti in parlamento" per creare un nuovo governo in caso di crisi, "credo anche alcuni del M5S", che invece "non giocano allo sfascio come il fondatore del partito". Insomma, ribadisce, "in modo trasparente ciascun deputato e senatore si dovrebbe assumere la responsabilità di non andare a elezioni senza la Legga di Stabilità e la riforma elettorale". All'insistenza sulla domanda se ci sarà un Letta bis, Fassina replica: "Vedo uno scenario in cui fare di tutto per fare un governo e fare queste due cose".

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