Il capogruppo del Pdl alla Camera assicura: "Trovato l'accordo per la riforma della tassa sulla prima casa". In corso il Cdm decisivo per trovare le coperture finanziarie. Fassino: "No a nuovi tagli ai Comuni"
"Finalmente ci sarà la soluzione per l'Imu sulla prima casa e i terreni agricoli. Cancellazione per il 2013 e riforma complessiva della tassazione degli immobili, in termini di service tax, dal 2014. Stiamo definendo le coperture in maniera seria, responsabile, trasparente". Così Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera dei deputati, ai microfoni del Tg1, ha anticipatp quanto dovrebbe essere deciso nel Consiglio dei ministri per la riforma la tassa sugli immobili in corso in queste ore.
Le possibile coperture per il 2013 - Finora il Pdl si è battuto per un'abolizione totale della tassa, mentre il Pd la vorrebbe mantenere per gli immobili di lusso. L'obiettivo del governo è duplice. Da un lato c'è da risolvere la questione dell'Imu per il 2013, la cui prima rata di giugno è stata congelata e la cui seconda tranche, prevista per dicembre, dovrebbe essere definitivamente azzerata o, come preferirebbe il Pd, mantenuta per le sole case di lusso. Dall'altro c'è da trovare una soluzione alternativa per il 2014. Per centrare il primo risultato secondo il Corriere della Sera mancherebbe 1 miliardo, dei 4,6 di copertura. I fondi potrebbero essere trovati ritoccando le aliquote per le seconde e terze case, mentre un'extra getito di Iva è attesto dal pagamento che lo stato rimborserà alle imprese. Possibile anche un aumento della accise su sigarette, alcol e giochi. Più incerta invece la possibilità che lo stato tassi le rivalutazioni delle quote della Banca d'Italia possedute dalla grandi banche.
Si profila una service tax nel 2014 - Per quanto riguarda invece l'imposta per il prossimo anno, la strada più percorribile sembra essere l'introduzione di una service tax che riunisca un'imposta sul possesso con quella sui rifiuti. Anche per questo il governo ha differito il termine, previsto per il 30 settembre, che i comuni hanno per approvare il bilancio del 2013 e programmare quello del 2014.
Fassino: "Niente nuovi tagli ai comuni" - A sorvegliare l'operato del governo sono proprio i sindaci che temono che l'annunciato taglio dell'Imu porti a tagli nelle casse municipali. Martedì una delegazione dell'Anci, ha incontrato il premier Letta per chiedere garanzie e da Repubblica Piero Fassino, sindaco di Torino, ribadisce quanto già detto martedì a SkyTG24 e avverte: "Abbiamo chiesto fin da oggi che la certezza che nel 2014 non ci siano nuove proposte di tagli ai Comuni". E un allerta arriva anche dai sindacati, con Susanna Camusso che da La Stampa avverte: "Quel che non deve succedere - ha spiegato - è che per risolvere il problema Imu si scopra poi che non ci sono i soldi per Cig in deroga ed esodati. Questo proprio no".
Le possibile coperture per il 2013 - Finora il Pdl si è battuto per un'abolizione totale della tassa, mentre il Pd la vorrebbe mantenere per gli immobili di lusso. L'obiettivo del governo è duplice. Da un lato c'è da risolvere la questione dell'Imu per il 2013, la cui prima rata di giugno è stata congelata e la cui seconda tranche, prevista per dicembre, dovrebbe essere definitivamente azzerata o, come preferirebbe il Pd, mantenuta per le sole case di lusso. Dall'altro c'è da trovare una soluzione alternativa per il 2014. Per centrare il primo risultato secondo il Corriere della Sera mancherebbe 1 miliardo, dei 4,6 di copertura. I fondi potrebbero essere trovati ritoccando le aliquote per le seconde e terze case, mentre un'extra getito di Iva è attesto dal pagamento che lo stato rimborserà alle imprese. Possibile anche un aumento della accise su sigarette, alcol e giochi. Più incerta invece la possibilità che lo stato tassi le rivalutazioni delle quote della Banca d'Italia possedute dalla grandi banche.
Si profila una service tax nel 2014 - Per quanto riguarda invece l'imposta per il prossimo anno, la strada più percorribile sembra essere l'introduzione di una service tax che riunisca un'imposta sul possesso con quella sui rifiuti. Anche per questo il governo ha differito il termine, previsto per il 30 settembre, che i comuni hanno per approvare il bilancio del 2013 e programmare quello del 2014.
Fassino: "Niente nuovi tagli ai comuni" - A sorvegliare l'operato del governo sono proprio i sindaci che temono che l'annunciato taglio dell'Imu porti a tagli nelle casse municipali. Martedì una delegazione dell'Anci, ha incontrato il premier Letta per chiedere garanzie e da Repubblica Piero Fassino, sindaco di Torino, ribadisce quanto già detto martedì a SkyTG24 e avverte: "Abbiamo chiesto fin da oggi che la certezza che nel 2014 non ci siano nuove proposte di tagli ai Comuni". E un allerta arriva anche dai sindacati, con Susanna Camusso che da La Stampa avverte: "Quel che non deve succedere - ha spiegato - è che per risolvere il problema Imu si scopra poi che non ci sono i soldi per Cig in deroga ed esodati. Questo proprio no".