Mentre continuano le polemiche sulla sentenza Mediaset, il presidente del Senato chiede al Parlamento provvedimenti strutturali. L'ex segretario Ds: "Il Cavaliere ha in mano una pistola scarica: le elezioni non ci saranno"
"La necessità delle riforme non è negoziabile: è il momento di dare una nuova forma al nostro Stato, con coraggio, determinazione e intelligenza". Mentre continua la polemica sugli effetti della sentenza di Berlusconi, e a due giorni dalla nota di Napolitano, in un'intervista alla Stampa torna a parlare il presidente del Senato Piero Grasso. Plaudendo a Napolitano ("ha bloccato la deriva") e invitando Senato e Camera a concentrarsi su riduzione del numero dei parlamentari, tagli sui costi della politica e superamento del bicameralismo perfetto.
"La lunga nota di Napolitano mette fine a un dibattito", commenta Grasso, ma il dibattito sembra in realtà tutt'altro che sopito.
D'Alema: "Berlusconi ha in mano una pistola scarica" - Così, mentre si fa più consistente la possibilità di una richiesta della grazia da parte di Berlusconi, dopo l'annuncio e la smentita di uno dei legali dell'ex premier, Massimo D'Alema, sulle colonne del Messaggero lancia una proposta che sembra un invito: "Se fossi Berlusconi scioglierei l'enigma dimettendomi da parlamentare. Magari negoziando forme alternative per scontare la pena che siano compatibili con l'esercizio di un ruolo politico". Quanto alla possibilità di andare alle urne, l'ex premier dice che "Berlusconi ha in mano una pistola scarica: le elezioni, ripeto, non ci saranno".
Ferrara: "Marina in campo se si va al voto ad ottobre" - E mentre i retroscena dei principali quotidiani, tra cui il Corriere della Sera, scrivono di un Berlusconi sempre più preoccupato, il direttore del Foglio Giuliano Ferrara, in un'intervista a Repubblica, si dice certo che la candidatura della figlia del Cavaliere Marina, nonostante le smentite, resti un'alternativa in campo se si andrà alle urne in autunno.
"La lunga nota di Napolitano mette fine a un dibattito", commenta Grasso, ma il dibattito sembra in realtà tutt'altro che sopito.
D'Alema: "Berlusconi ha in mano una pistola scarica" - Così, mentre si fa più consistente la possibilità di una richiesta della grazia da parte di Berlusconi, dopo l'annuncio e la smentita di uno dei legali dell'ex premier, Massimo D'Alema, sulle colonne del Messaggero lancia una proposta che sembra un invito: "Se fossi Berlusconi scioglierei l'enigma dimettendomi da parlamentare. Magari negoziando forme alternative per scontare la pena che siano compatibili con l'esercizio di un ruolo politico". Quanto alla possibilità di andare alle urne, l'ex premier dice che "Berlusconi ha in mano una pistola scarica: le elezioni, ripeto, non ci saranno".
Ferrara: "Marina in campo se si va al voto ad ottobre" - E mentre i retroscena dei principali quotidiani, tra cui il Corriere della Sera, scrivono di un Berlusconi sempre più preoccupato, il direttore del Foglio Giuliano Ferrara, in un'intervista a Repubblica, si dice certo che la candidatura della figlia del Cavaliere Marina, nonostante le smentite, resti un'alternativa in campo se si andrà alle urne in autunno.