Viminale, nuove nomine. Giallo sul comunicato

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Un messaggio annuncia i cambi ai vertici della Ps promessi da Alfano dopo il caso Ablyazov. Nel giro di mezz'ora il passo indietro con un comunicato: "Non tenetene conto". Infine la precisazione: "Nessun mistero, solo due note sovrapposte"

Confusione e problemi di comunicazione al Viminale. Al centro del piccolo giallo, una nota in cui il capo della Polizia Alessandro Pansa annuncia i cambi al vertice della Pubblica sicurezza, già promessi dal ministro Alfano in seguito alla vicenda Shalabayeva. Una nota prima inviata alle agenzie, poi bloccata, infine la spiegazione: si trattava di due documenti sovrapposti per sbaglio.
Il Consiglio dei ministri ha annunciato il primo movimento al dipartimento di Ps. A dirigere la segreteria del dipartimento di pubblica sicurezza arriva il prefetto Vincenzo Panico, già vice dell'attuale capo della polizia Pansa quando era a Napoli. Panico prende il posto di Alessandro Valeri di cui il ministro dell'Interno Alfano, dopo le dimissioni del suo capo di gabinetto, Giuseppe Procaccini, aveva chiesto l'avvicendamento.

Le altre nomine - Ma nella lista compaiono anche altre sei importanti cariche, per cui le sostituzioni sono già iniziate: Maurizio Masciopinto direttore dell'Ufficio Relazioni Esterne e Cerimoniale della Segreteria del Dipartimento di Ps, sarà a capo della direzione centrale degli istituti di istruzione e ufficio studi; Maria Luisa Pellizzari, reggente del Servizio centrale operativo, andrà a dirigere il Servizio studi, corsi e addestramenti della la Scuola superiore di Polizia; Paolo Maria Pomponio, reggente del Servizio Immigrazione della Direzione Centrale dell'Immigrazione e della Polizia delle Frontiere sarà trasferito a Firenze, in qualità di reggente del servizio tecnico-logistico e patrimoniale; saranno nominati anche il nuovo direttore dell'Ufficio analisi, programmazione e documentazione, il capo della direzione centrale dell'immigrazione e della Polizia delle Frontiere, il direttore del Servizio Controllo del Territorio.

Il contrordine - E su queste comunicazioni è nato un equivoco poi chiarito dallo stesso ufficio stampa. Tutto era cominciato alle 13.48 quando l'Ansa, poi ripresa dalle altre agenzie, annuncia il provvedimento con questo titolo urgente: "Ablyazov: ok Pansa, parte riorganizzazione dipartimento". Appena 33 minuti dopo, alle ore 14.21, arriva il passo indietro e un comunicato blocca tutto: "Non tenete conto della nota". Infine la precisazione del Viminale: "Nessun giallo, solo un errore nell'invio due note sovrapposte".

La prima nota del Viminale - La nota partita per errore annunciava la "ridefinizione delle deleghe ai vice capi, auditing interno, sistema di informazioni centralizzato". Il contenuto era una serie di linee generali, un elenco degli obiettivi e l'annuncio di una cinquantina di "movimenti" tra i dirigenti.

Il comunicato che blocca tutto - Dopo mezzora il Viminale ha chiesto di "non tener conto e di annullare" il comunicato sulla riorganizzazione del Dipartimento di pubblica sicurezza in quanto "erroneamente partito".

La spiegazione dell'Interno - "Erano in partenza dall'Ufficio Stampa del Viminale due comunicati su argomenti diversi. Il primo dal titolo: "Operazione straordinaria grazie al lavoro della Squadra Stato", sull'operazione antimafia condotta a Roma. Il secondo sulla riorganizzazione del Dipartimento di Pubblica Sicurezza. Due comunicati stampa differenti che, per un errore tecnico, si sono sovrapposti. Al comunicato stampa sulla riorganizzazione del Dipartimento di Pubblica Sicurezza fa seguito, infatti, la nota contenente i nominativi relativi alle funzioni indicate".

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