Con 383 voti a favore l'esecutivo ha ottenuto il via libera. 336 i sì al provvedimento nella votazione finale. Expo', aree terremotate, gestione dei rifiuti tra i temi del testo. Intanto, dopo il caso Gambaro, la senatrice Paola De Pin lascia il M5S
Il governo Letta incassa la sua prima fiducia alla Camera sul dl emergenze ambientali, con 383 sì contro 154 no, diventati 336 e nessun voto contrario al momento del voto finale sul complesso del provvedimento. Tanti i temi affrontati dal testo: dal rilancio dell'area del Porto di Piombino all'Expo 2015, alle aree terremotate dell'Emilia e de L'Aquila, e alla gestione dei rifiuti.
Il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini, aveva motivato la decisione di ricorrere alla fiducia con l'ostruzionismo del Movimento 5 stelle, che ha presentato emendamenti in aula. I grillini avevano chiesto al governo di cassare le "porcate" inserite al Senato "che nulla hanno a che fare con le emergenze" e che sono "aiuti agli amici, non ai terremotati".
Il voto odierno rappresenta comunque una sorta di 'tagliando' che conferma la tenuta di una maggioranza che a tratti sembra messa a prova da tensioni latenti, come quella sulle questioni giudiziarie del leader Pdl. Ed è lo stesso Enrico Letta a dare riscontro di lealtà a uno degli azionisti di maggioranza delle larghe intese: "Immagino che sia rimasto deluso ma le sue parole pubbliche sono state senz'altro corrette e collaborative", dice di Silvio Berlusconi il presidente del Consiglio, proprio dopo il voto alla Camera.
Segnali di tregua arrivano anche, su altro fronte, per quanto riguarda il caso Idem. Ed è Fabrizio Cicchitto a rintuzzare anche la stampa di area per osservare che "a me Travaglio non piace mai, ma non mi piacciono neanche i suoi imitatori" e che dunque "non mi piace adesso il gioco al massacro messo in atto nei confronti del ministro Idem che viene braccata da tanti emuli di Travaglio".
Ma Letta ha avuto anche un pranzo di lavoro con il vicepremier Angelino Alfano. Nel menù tutti i temi che il governo dovrà affrontare nei prossimi Consigli dei ministri. Durante l'incontro, spiegano da fonti di maggioranza, il vicepremier ha ribadito al presidente del Consiglio la linea del partito di via dell'Umiltà, ovvero un sostegno leale al governo ma sottolineando la necessità che vengano mantenuti gli impegni assunti, in particolare sull'abolizione dell'Imu e sullo stop all'aumento dell'Iva.
Critica su questo aspetto la leader della Cgil Susanna Camusso secondo cui il dibattito Imu-Iva dimostra che si "continua a stare dentro gli echi della campagna elettorale", mentre "il governo precedente ha lasciato dietro di sé un infinito numero di compiti". "La sensazione è che i dossier si moltiplichino, ma che non si decida sui singoli capitoli" ha aggiunto la leader Cgil accusando il governo di fare solo annunci (VIDEO).
Intanto è ancora caos nel M5S. Dopo il caso Gambaro, la senatrice Paola Del Pin ha deciso di lasciare il Movimento: "Dopo una lunga e sofferta riflessione annuncio la mia uscita", ha detto: "Mi riservo di presentare in futuro le dimissioni da senatrice".
Il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini, aveva motivato la decisione di ricorrere alla fiducia con l'ostruzionismo del Movimento 5 stelle, che ha presentato emendamenti in aula. I grillini avevano chiesto al governo di cassare le "porcate" inserite al Senato "che nulla hanno a che fare con le emergenze" e che sono "aiuti agli amici, non ai terremotati".
Il voto odierno rappresenta comunque una sorta di 'tagliando' che conferma la tenuta di una maggioranza che a tratti sembra messa a prova da tensioni latenti, come quella sulle questioni giudiziarie del leader Pdl. Ed è lo stesso Enrico Letta a dare riscontro di lealtà a uno degli azionisti di maggioranza delle larghe intese: "Immagino che sia rimasto deluso ma le sue parole pubbliche sono state senz'altro corrette e collaborative", dice di Silvio Berlusconi il presidente del Consiglio, proprio dopo il voto alla Camera.
Segnali di tregua arrivano anche, su altro fronte, per quanto riguarda il caso Idem. Ed è Fabrizio Cicchitto a rintuzzare anche la stampa di area per osservare che "a me Travaglio non piace mai, ma non mi piacciono neanche i suoi imitatori" e che dunque "non mi piace adesso il gioco al massacro messo in atto nei confronti del ministro Idem che viene braccata da tanti emuli di Travaglio".
Ma Letta ha avuto anche un pranzo di lavoro con il vicepremier Angelino Alfano. Nel menù tutti i temi che il governo dovrà affrontare nei prossimi Consigli dei ministri. Durante l'incontro, spiegano da fonti di maggioranza, il vicepremier ha ribadito al presidente del Consiglio la linea del partito di via dell'Umiltà, ovvero un sostegno leale al governo ma sottolineando la necessità che vengano mantenuti gli impegni assunti, in particolare sull'abolizione dell'Imu e sullo stop all'aumento dell'Iva.
Critica su questo aspetto la leader della Cgil Susanna Camusso secondo cui il dibattito Imu-Iva dimostra che si "continua a stare dentro gli echi della campagna elettorale", mentre "il governo precedente ha lasciato dietro di sé un infinito numero di compiti". "La sensazione è che i dossier si moltiplichino, ma che non si decida sui singoli capitoli" ha aggiunto la leader Cgil accusando il governo di fare solo annunci (VIDEO).
Intanto è ancora caos nel M5S. Dopo il caso Gambaro, la senatrice Paola Del Pin ha deciso di lasciare il Movimento: "Dopo una lunga e sofferta riflessione annuncio la mia uscita", ha detto: "Mi riservo di presentare in futuro le dimissioni da senatrice".