Varato dal Cdm il ddl semplificazioni: ecco le novità
PoliticaVia libera al testo che, per il sottosegretario Patroni Griffi, renderà "più facile la vita a cittadini e imprese". Tra le misure previste, i titoli di studio anche in inglese e permessi semplificati per costruire. D'Alia: "Manovra a costo zero"
Dall'eredità senza dichiarazione se sotto i 75.000 euro, al rilascio dei certificati di titoli di studio anche in inglese, dall'sms inviato dal Pra per il cambio di proprietà dell'auto ai permessi per costruire semplificati. Sono solo alcuni dei provvedimenti contenuti nel disegno di legge sulle Semplificazioni varato mercoledì 19 giugno dal Consiglio dei ministri. Tra le novità anche l'introduzione di un tutor per le imprese, che le seguirà passo passo nella loro attività, dall'inizio alla conclusione dei procedimenti, e le facilitazioni per le Piccole e medie imprese sul codice della privacy.
Il ddl rappresenta un altro tassello dopo il decreto del 'fare' varato sabato 15 giugno. In pratica "una manovra a costo zero", come l'ha definita il ministro per la Pubblica amministrazione Gianpiero D'Alia. Misure "per rendere più facile la vita ai cittadini e alle imprese", secondo il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Filippo Patroni Griffi.
"A volte la P.A. si muove in maniera stupida, chiede cose inutili che sfuggono al buonsenso. Per questo i cittadini la sentono lontana. Dobbiamo eliminare la stupidità che c'è nella P.A., ed è questo il compito delle nostre semplificazioni", ha sottolineato D'Alia. E viene dunque annunciata anche "un'agenda" che ogni anno dovrà essere concordata anche con le Regioni e le Autonomie. In modo tale che quello delle Semplificazioni resti un processo costante.
Non si è parlato invece di Iva nella riunione del Cdm, ma l'aumento dell'aliquota, dal 21 al 22% è ormai alle porte e il governo sta esplorando tutte le soluzioni possibili per scongiurare il rincaro e il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato ha assicurato che sull'Iva "ogni strada sarà battuta per evitare l'aumento".
Il ddl rappresenta un altro tassello dopo il decreto del 'fare' varato sabato 15 giugno. In pratica "una manovra a costo zero", come l'ha definita il ministro per la Pubblica amministrazione Gianpiero D'Alia. Misure "per rendere più facile la vita ai cittadini e alle imprese", secondo il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Filippo Patroni Griffi.
"A volte la P.A. si muove in maniera stupida, chiede cose inutili che sfuggono al buonsenso. Per questo i cittadini la sentono lontana. Dobbiamo eliminare la stupidità che c'è nella P.A., ed è questo il compito delle nostre semplificazioni", ha sottolineato D'Alia. E viene dunque annunciata anche "un'agenda" che ogni anno dovrà essere concordata anche con le Regioni e le Autonomie. In modo tale che quello delle Semplificazioni resti un processo costante.
Non si è parlato invece di Iva nella riunione del Cdm, ma l'aumento dell'aliquota, dal 21 al 22% è ormai alle porte e il governo sta esplorando tutte le soluzioni possibili per scongiurare il rincaro e il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato ha assicurato che sull'Iva "ogni strada sarà battuta per evitare l'aumento".