M5S, sit-in a Montecitorio dei fedelissimi di Grillo

Politica

La manifestazione davanti alla Camera all'indomani del voto dell'assemblea dei parlamentari che ha votato per l'uscita di Adele Gambaro, "rea" di aver criticato il leader in un’intervista a SkyTG24. Sulla senatrice la parola finale spetta ora alla Rete

Deciderà la Rete sull'espulsione della Gambaro da M5S. L'assemblea congiunta dei deputati e senatori M5S ha votato infatti "a larga maggioranza" di demandare alla Rete il voto sull'espulsione della senatrice colpevole di aver duramente criticato il leader del Movimento Beppe Grillo in un’intervista rilasciata a SkyTG24. Sono 79 i voti espressi a favore dell'espulsione dall'assemblea, 42 i contrari, 9 gli astenuti.
E all'indomani del voto, in piazza Montecitorio va in scena una manifestazione del Movimento 5 Stelle a sostegno del leader Beppe Grillo dopo le critiche mosse dalla senatrice Gambaro e le successive polemiche. Sugli striscioni si leggono scritte come
"O dentro o fuori dal Movimento con i suoi valori", "Beppe megafono, noi voce del Movimento", "L'onestà andrà di moda". In piazza anche cartelloni con le foto di alcuni dissidenti e fuoriusciti bollati come traditori.



La parola passa alla Rete - "Ora la parola passa alla Rete, quella stessa Rete che ci ha legittimato a stare qui e che si è stufata di vedere il nostro lavoro offuscato da egocentrici deputati che se non se la sentono di stare qui possono pure andarsene" ha commentato la deputata M5S Laura Castelli. E ha aggiunto: "La Gambaro ha fatto una brutta figura e molti dei colleghi che erano venuti per sentire le sue spiegazioni senza una posizione predefinita si sono convinti. Il voto di queste persone ha inciso parecchio". "E’ stata una bella riunione dove chi fino ad ora era passato come un cattivo perché rispettava lo statuto e il codice di comportamento, ha potuto chiedere il rispetto delle regole e della lealtà al nostro interno" ha detto il capogruppo M5S alla Camera Riccardo Nuti lasciando la riunione dei parlamentari sul caso Gambaro.

La lettera di Adele Gambaro - Prima del voto Adele Gambaro aveva detto, in una lettera letta davanti ai colleghi parlamentari del M5S, che avrebbe atteso "il giudizio dell'assemblea”. “Lo accetterò rimanendo nelle mie opinioni e con la speranza che il mio gesto possa essere servito a far muovere il cambiamento verso una linea più democratica”. E aveva spiegato: "Il mio gesto era volto principalmente a esprimere una riflessione critica nei confronti della linea che il Movimento stava prendendo rischiando di assumere una forma a mio parere controproducente e dannosa dell'immagine del nostro operato in Parlamento".



La prossima ad essere espulsa potrebbe essere Paola Pinna - In difesa della senatrice è intervenuta a Piazza Pulita Paola Pinna: "Adele Gambaro non ha contestato la linea politica di Beppe Grillo ma il modo di esprimersi". La parlamentare 'attaccata' dal collega Manlio Di Stefano (che l'ha definita la novella "Cosetta dei Miserabili) per un'intervista rilasciata a La Stampa ha aggiunto: "Difenderei chiunque" sia messo sotto accusa per aver espresso una propria opinione.  Sul tipo di linguaggio utilizzato in rete da Grillo e dai blog, Pinna osserva: "Sto sperimentando, diciamo, la violenza messa in atto dalla rete". E aggiunge: "L'ho scritto anche nell'intervista. E' un clima da psicopolizia. Esagerato. Prendetelo come un valore simbolico". Secondo indiscrezioni potrebbe essere proprio lei la prossima espulsa da M5S.

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