Catania al centrosinistra, Bianco sindaco al primo turno

Politica
Il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta (a destra), con il neo sindaco di Catania Enzo Bianco in una foto del 10 giugno 2013

"La città ha voltato pagina" dichiara l'ex ministro, neoeletto primo cittadino. A Messina, ballottaggio tra il candidato del Pd Calabrò e Renato Accorinti, lista civica No Ponte. Crollo del Pdl e flop del M5S

Anche in Sicilia, dove si è votato per eleggere i sindaci di 142 comuni, le urne premiano il centrosinistra. Il Pd vince al primo turno a Catania con Enzo Bianco e sfiora lo stesso risultato a Messina, dove Felice Calabrò si ferma al 49,9% e dovrà vedersela con il suo avversario Renato Accorinti fermo al 23,88%. Il partito di Epifani in vantaggio anche negli altri due capoluoghi di provincia al voto: Siracusa e Ragusa che vanno al ballottaggio.
Crolla il Pdl e tutto il centrodestra e registra un flop il Movimento 5 Stelle, che ottiene solo il secondo turno a Ragusa. Questo, in sintesi, il quadro delle comunali in Sicilia dove, in alcni casi, le operazioni di scrutinio sono durate ben oltre le 20 ore. (LO SPECIALE).

Bianco è il nuovo sindaco di Catania - "Questa città ha voltato pagina" ha dichiarato il neosindaco di Catania Enzo Bianco, prima di aspettare il risultato definitivo. "E' successo che la gente ha creduto in un progetto - ha spiegato il senatore del Pd, - che una candidatura credibile ha attirato anche il voto di una parte del centrodestra e del Movimento 5 Stelle. A Catania, solo tre mesi fa, Grillo aveva preso il 30 per cento".
L'ex senatore democratico ha ottenuto il 50,62% dei voti (44.537). Il candidato del centrodestra, e sindaco uscente, Raffaele Stancanelli, ha avuto 32.218 voti, attestandosi al 36,62%. Seguono il docente universitario Maurizio Caserta con 6.476 (7,36%), Lidia Adorno del M5S con 2.989 (3,40%), lo studente universitario Matteo Ianniti con 1.393 (1,58%) e l'ingegnere Tuccio D'Urso con 378 (0,43%).

A Messina avanti Calabrò - Il Pd sfiora l'impresa anche a Messina, ma il suo candidato Felice Calabrò, appoggiato anche da Udc, Megafono, Sel, Democratici Riformisti, si è fermato al 49,9% dei consensi. Tra due settimane dovrà quindi vedersela con Renato Accorinti, pacifista e leader della lista civica No Ponte che ha ottenuto il 23,88% dei voti. Resta fuori dal ballottaggio il candidato del centrodestra Enzo Garofalo (18%)

Ballottaggio a Ragusa e Siracusa - A Ragusa la sfida sarà tra Giovanni Cosentini (Pd, Udc, Megafono - 29,34%), e Federico Piccitto del Movimento 5 Stelle (15,34%). Piccitto supera di soli 177 voti Franco Antoci appoggiato dal Pdl, fermo al 15,05%.
Sorpresa a Siracusa: vanno al secondo turno Giancarlo Garozzo, per il centrosinistra, ed Ezechia Paolo Reale, sostenuto da liste civiche e dai "ribelli" del Pdl, guidati dal deputato regionale Vincenzo Vinciullo; il parlamentare è stato sospeso alla vigilia del voto per non avere seguito le indicazioni del partito, raccolto attorno all'ex ministro Stefania Prestigiacomo, che ha appoggiato la candidatura a sindaco di Edy Bandiera, terzo con circa 8 punti di distacco dal secondo e fuori dai giochi.

Crollo e flop di Pdl e M5S - In Sicilia si registra dunque un crollo del Movimento 5 Stelle, che brucia migliaia di consensi a distanza di appena 8 mesi dal boom elettorale delle regionali, quando superò il 18%, affermandosi come primo partito nell'isola. Il movimento di Grillo perde infatti in 3 delle 4 grandi città al voto. I Cinque stelle non superano la quota di sbarramento del 5% a Catania, Messina e Siracusa. Meglio a Ragusa, dove la lista con il 9,62% ed entra in Consiglio.
Risultato da archiviare anche per il Pdl: a Catania si ferma al 36% e a Messina addirittura al 18%. Sconfitta anche a Siracusa, dove il candidato sostenuto dall’ex ministro Stefania Prestigiacomo, Edy Bandiera, non raggiunge l’obiettivo minimo del ballottaggio.

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